Le borse europee chiudono in positivo dopo una settimana al ribasso, favorite dalle banche in seguito alle indiscrezioni sulla fusione tra Commerzbank e Deutsche Bank. I due istituti finanziari a Francoforte hanno guadagnato rispettivamente il 7% e il 5%. Il Cac 40 di Parigi segna +0,66%, il Dac 30 +0,75%, il Ftse 100 di Londra +0,37%.
Anche Milano ha beneficiato della ripresa dei titoli bancari, la settimana scorsa danneggiati dalla prospettiva di tassi di interesse a zero per tutto l’anno annunciata dalla Bce. Gli investitori hanno superato l’effetto dell’aumento del differenziale tra titoli di Stato italiani e tedeschi – lo spread BtP Italia/ Bund a 10 anni è tornato a quota 250 punti base dai 243 pb di venerdì sera– e il pessismismo indotto dai dati Ocse per i quali il superindice che anticipa l’attivita’ economica in Italia ha registrato il più ampio calo annuo delle economie industrializzate (scendendo a gennaio a 99,2 punti, di 1,88 punti).
Piazza Affari ha terminato le contrattazioni con Ftse Italia All-Share a 22.674,47 punti (+0,60%) e Ftse Mib a 20.638,22 punti (+0,75%).
Sul mercato valutario, l’euro ha recuperato posizioni nei confronti del dollaro, attestandosi a 1,1228 dollari. Vale inoltre 124,82 yen, mentre il dollaro-yen è pari a 111,21.
Petrolio in rialzo, dopo le dichiarazioni del ministro saudita dell’Energia che ha preannunciato che i Paesi Opec dovrebbero estendere gli impegni sui tagli alla produzione oltre il periodo concordato. Il wti, contratto con consegna ad aprile, sale dell’1,5% a 56,87 dollari al barile.