Nel primo semestre del 2018 le quotazioni immobiliari genovesi hanno registrato un leggero ribasso del -0,1% rispetto al secondo semestre 2017. Secondo la recente analisi di Tecnocasa, nel corso della prima metà dell’anno sono state effettuate 3.562 transazioni, pari al +1,1% rispetto al primo semestre 2017. La tipologia più richiesta è il trilocale, scelto dal 46,2% dei potenziali acquirenti, a seguire i bilocali con il 30,3% delle preferenze. La disponibilità di spesa nel 48% dei casi non supera 119 mila euro.
La macroarea comprendente Quarto e Quinto ha subito un calo dell’1,9% a seguito dell’andamento dei quartieri di Quinto e Nervi. Si sono realizzate soprattutto compravendite di prima casa, spesso di sostituzione. La riduzione dei valori è da attribuirsi, in particolare, alla qualità immobiliare dell’offerta: spesso parliamo di soluzioni che devono essere ristrutturate e che a volte non hanno spazi esterni, una caratteristica richiesta e ambita.
Nei quartieri di Marassi, Molassana e San Fruttuoso si segnala una crescita dei prezzi dell’1,7% in seguito all’andamento del mercato di Struppa-Prato. Qui buona la domanda di appartamenti in locazione, mercato a cui si rivolgono giovani coppie, famiglie e single o separati, che ricercano rispettivamente trilocali, quadrilocali e bilocali. I canoni mensili, comprensivi di spese, vanno da 400 euro dei bilocali a 500 euro delle soluzioni più grandi. La macroarea di Certosa e Pontedecimo ha registrato stabilità dei valori. In zona Rivarolo si segnalano sporadiche richieste di investitori che impiegano 30-40 mila euro per comprare tagli da 70-75 mq. Tra le zone preferite ci sono via Vezzani e limitrofe con valori medi di 1000 euro al mq. La macroarea di Cornigliano e Sampierdarena è rimasta stabile, quella di Voltri, Pegli e Sestri chiude con un calo dei prezzi del 2,6%.