«La posizione della Lega è ferma. Gronda e Terzo Valico sono opere necessarie e non devono essere bloccate, il buon senso impone di andare avanti ». È quanto dichiara in una nota stampa Franco Senarega, capogruppo regionale Lega Nord Liguria.
«Per Gronda autostradale di Genova e Terzo Valico – spiega Senarega – il complesso dei costi risulta senz’altro e di gran lunga inferiore a quello dei benefici. Non è plausibile dimostrare il contrario. Anche perché se ne è discusso per anni a tutti i livelli, incluso Comune, Città Metropolitana e Regione che hanno già dato il via libera a queste grandi opere. Pertanto, non solo il ‘Contratto di Governo’ ma anche normale buonsenso impone di non abbandonare i progetti e i lavori che si sono già iniziati. In tal senso, la posizione della Lega è ferma. Gronda e Terzo Valico sono opere necessarie e non devono essere bloccate».
«Occorre quindi andare avanti per lo sviluppo del nostro territorio – conclude Senarega – e proseguire terminando i lavori delle grandi opere che interessano la Liguria, pur cercando di ridurre razionalmente, laddove fosse possibile, costi e impatto ambientale».
Le dichiarazioni del ministro Toninelli che ieri alla Camera ha annunciato l’intenzione di “congelare” i progetti di Gronda e Terzo Valico in attesa di ulteriori verifiche, hanno provocato in Liguria forti critiche tra parti sociali e forze politiche sia del centrodestra sia del centrosinistra.
Il Pd ieri è intervenuto attraverso i segretari regionale e provinciale Vattuone e Pandolfo, i capigruppo in consiglio regionale e comunale Lunardon e Lodi, il consigliere regionale Rossetti, la parlamnetare Raffaella Paita.
In giornata si è espresso anche il governatore Toti.
Il responsabile regionale dei Seniores di Forza Italia, Giuseppe Costa, ha scritto su Facebook che «L’ulteriore rinvio delle infrastrutture (passante autostradale e terzo valico), preannunciato dal Ministro Toninelli, non è più sopportabile dalla Comunità ligure non in quanto queste sono necessarie al rilancio dell’economia del nostro territorio, ma perché sono indispensabili alla stessa sopravvivenza di quanto è rimasto di produttivo nella nostra regione dopo anni di malgoverno. Le Istituzioni regionali e locali devono con forza opporsi a questo disastro».