È Genova a registrare in cinque anni il più deciso calo di fatturato cumulato delle tre maggiori società partecipate (Amiu, Amt, Iren): -23,5%. Il dato deriva dall’Area Studi Mediobanca, che ha pubblicato l’aggiornamento annuale dell’indagine sulle maggiori società partecipate dagli enti locali italiani più popolosi, i dati si riferiscono al quinquennio 2012-2016.
Amiu è partecipata al 93,94% dal Comune di Genova. In Amt, dopo la fusione con Atp (atto del 28/2/2018) il Comune detiene l’86,16% delle azioni (il restante, 12,87% da Città metropolitana di Genova, il rimanente dai Comuni di Rapallo, Santa Margherita Ligure, Chiavari, Lavagna, La Spezia, Sestri Levante). In Iren il Comune di Genova detiene una quota del 16,33% attraverso la controllata al 100% Fsu.
In particolare, sono esaminate le società partecipate, direttamente o indirettamente, con una quota almeno pari a un terzo del capitale e un fatturato consolidato a fine 2016 superiore ai 50 milioni di euro. Si tratta di 82 società a cui fanno riferimento 414 aziende complessive per un totale di circa 150 mila dipendenti. Per quanto riguarda gli enti locali, sono stati presi in considerazione le Regioni, tutte le Province capoluogo di regione o con più di 500 mila abitanti e tutti i Comuni capoluogo di regione o con più di 100 mila abitanti, per un totale di 115 enti locali. Di questi, sono 65 (37 Comuni, 14 Province/Città metropolitane, e 14 Regioni) gli enti che detengono quote di partecipazione nelle 82 società oggetto dell’indagine.
Il fatturato 2016 cumulato delle tre partecipate nel Comune di Genova è pari a 1,55 miliardi di euro (di cui 176 milioni Amt e 207 milioni Amiu), la distribuzione per città vede in testa Milano con 5,7 mld, Bologna e Roma con 4,8 mld di euro. Tra i capoluoghi, Cagliari e Bari hanno fatto registrare il maggior aumento dal 2012 (+22,1%), come detto Genova è fanalino di coda, in calo anche Torino (-18,8%), Roma (-15,3%) e Milano (-12,5%).
Nel complesso, nel 2016 i ricavi aggregati delle 82 partecipate sono stati pari a 32,2 miliardi di euro (tutte insieme formerebbero il terzo “gruppo” industriale italiano), in diminuzione del 13,5% sul 2012, a causa principalmente del settore dell’energia elettrica e gas (-28,5% dal 2012), mentre crescono soprattutto i fatturati delle autostrade (+23,3% dal 2012). In cinque anni le 82 società hanno segnato utili per 5 miliardi di euro. Il trasporto pubblico locale ha cumulato perdite per 729 milioni di euro e ricevuto risorse dalle casse pubbliche per circa 16,3 miliardi: guardando nel genovese, in cinque anni il risultato netto cumulato di Amt risulta negativo per 10 milioni di euro, cifra su cui pesa l’esercizio 2012 che si era chiuso con un utile netto negativo di 10,897 milioni di euro, ma già dal 2013 il bilancio era tornato positivo (nel 2017 l’azienda ha chiuso il bilancio con un utile netto di 151.807 euro, clicca qui per leggere l’articolo). Amiu invece registra un positivo di 1 milione di euro nel quinquennio: l’azienda ha comunicato che il bilancio 2017 si è chiuso con un utile prima delle imposte di 114 mila euro, decisamente inferiore rispetto agli 1,25 milioni di euro del 2016, anno in cui l’azienda aveva registrato un utile netto positivo di 130.295 euro. Il fatturato 2017 comunicato è di 154 milioni di euro, contro i 207,153 del 2016.
Le società con i fatturati maggiori (2016) sono le quotate A2A con 4,914 miliardi di euro, Hera con 4,382 mld, Iren con 3,031 mld e Acea con 2,661 mld, da queste derivano anche i maggiori utili: 836 milioni per Hera, 819 per Acea, 611 in Iren e 582 per A2A. Le maggiori perdite, invece, dalla romana Atac (-806 mln) e dalla milanese Asam (-162 mln).
Venendo agli utili delle città capoluogo tra il 2012 e il 2016, la classifica vede in testa Bologna (842 mln), seguita da Milano (794 mln), Trento (544 mln), e Torino (429 mln). Genova si piazza quinta con 242 milioni di euro. Fanalini di coda Palermo (-58 mln), Napoli (-42 mln) e Roma (-10 mln).
Nel 2017 le società partecipate hanno distribuito agli enti locali indagati dall’Area Studi Mediobanca dividendi per 444 milioni di euro: 304 mln ai Comuni (68% del totale), 117 mln alle regioni (27%) e 23 mln alle province (5%). Il Comune di Genova ha incassato 13 milioni di euro.
Il portafoglio delle partecipate “vale” circa 13,9 miliardi. Gli enti locali più “ricchi” sono i Comuni di Milano (2.309 mln), Roma (1.504 mln), Brescia (1.242 mln) e Torino (1.015 mln). Tra loro c’è anche il Comune di Genova, con un portafoglio superiore a 300 milioni di euro: 364, per la precisione.
Clicca qui per consultare la ricerca completa: Area Studi Mediobanca – Società partecipate 2012-2016