È riuscito a scontentare tutti (tranne i suoi fedelissimi) in Liguria il segretario del Pd Matteo Renzi: la lista (non ufficiale) dei candidati alle politiche che circola in questi giorni nei tre posti sicuri, quelli di capolista nelle tre circoscrizioni dove si vota con il proporzionale non ha neppure un genovese e neppure un esponente della minoranza orlandiana.
Inoltre, fanno notare militanti del pd anche renziani, oltre a essere blindate per assicurare al segretario il controllo dei gruppi parlamentari, le liste non contengono nomi prestigiosi della società civile, sono zeppe di uomini di apparato.
I nomi sono: per il Senato Vito Vattuone, renziano, di Casarza, e segretario ligure del partito, per Camera 1 Franco Vazio, renziano di Albenga, intervenuto in difesa di Maria Elena Boschi nella vicenda delle banche, e Raffaella Paita, renziana della Spezia, già candidata contro Giovanni Toti alle regionali. Nei tre posti più sicuri, quindi, nessun genovese e nessuno della minoranza.
Anche nei collegi uninominali dove la contesa con M5S e la destra sarà aspra, Renzi ha lasciato poco spazio a chi non è dei suoi. Il collegio quello più promettente, La Spezia (Camera) è andato a Massimo Caleo, amico di Renzi e vicinissimo a Fassino. Altro collegio in cui il Pd potrebbe vincere è quello di Genova Centro: è stato assegnato al renziano Pippo Rossetti. Il ministro Roberta Pinotti si batterà nel collegio di Genova per il Senato, collegio non facile ma contendibile e ha comunque le spalle coperte essendo candidata nel proporzionale in Piemonte e in Toscana.
È orlandiano e genovese Mario Tullo, a cui è stato assegnato il collegio per la Camera Genova-Ponente Valpolcevera. Un collegio difficile per la presenza forte dei grillini ma Tullo ha lavorato molto in Parlamento per il territorio, e nel Ponente è molto radicato, potrebbe farcela. Gli altri collegi non lasciano molte speranze ai candidati del Pd.
Ricapitolando, i nomi, salvo ripensamenti di Renzi tra oggi e domani (le liste si depositeranno lunedì) sono:
Candidati nei collegi uninominali
Camera
Imperia Anna Russo
Savona Gian Luigi Granero
Genova Ponente-Valpolcevera Mario Tullo
Genova Centro: Pippo Rossetti
Genova-Tigullio: Rosaria Augello
La Spezia: Massimo Caleo
Senato
Ponente: Luigi De Vincenzi
Genova: Roberta Pinotti
Levante (spezzino- Tigullio) Yuri Michelucci
Capilista nelle circoscrizioni proporzionali
SenatoVito Vattuone
Camera 1
Franco Vazio,
Camera 2
Raffaella Paita.
Già da due giorni nel Pd, genovese soprattutto, e ligure, gli animi sono infiammati. Il pericolo, molto concreto, per il Pd, è che succeda il prossimo 4 marzo quello che è successo nel maggio 2015 alle regionali liguri, quando una parte del partito che era antirenziana e contro Raffaella Paita, è uscita dal Pd e ha votato un candidato della sinistra radicale e un’altra parte non ha buttato via la tessera ma non si è impegnata per Paita o addirittura ha invitato i militanti del Pd a “votare secondo coscienza”, cioè a non votare la candidata del partito.
In questo mare tempestoso è intervenuto Alberto Pandolfo, segretario del Pd genovese, vicino al ministro Pinotti, eletto da tutte le componenti del partito.
«Nel percorso di definizione delle liste alle prossime elezioni politiche del 4 marzo – ha dichiarato Pandolfo in una nota stampa – occorre seguire una strada il più possibile condivisa che ci porti a soluzioni equilibrate. Ritengo che un ruolo significativo per Genova possa essere espresso da figure nazionali che sono in campo e auspico che si componga un quadro di opportunità ulteriori anche per la Federazione di Genova». In una successiva nota stampa Pandolfo ha chiesto alla segreteria nazionale «che venga riconosciuta alla Federazione di Genova almeno una posizione di capolista nell’ambito dei collegi plurinominali della Liguria, al netto delle figure nazionali. Questo in virtù del peso demografico, sociale, economico, politico ed elettorale del territorio corrispondente alla Federazione provinciale Pd di Genova dove vive quasi la metà della popolazione ligure».
E adesso? «Il clima – dichiara Pandolfo a Liguria Business Journal – è già di ricomposizione. Stiamo lavorando per una soluzione equilibrata e condivisa».