Borse europee ancora incerte all’indomani della sospensione dell’indipendenza della Catalogna. I mercati hanno apprezzato la mancata rottura unilaterale da parte di Barcellona ma attendono novità dalla Spagna. C’è interesse anche per i verbali della Fed del Comitato Federale dello scorso 20 settembre, che saranno diffusi in serata.
L’allentarsi della tensione tra secessionisti catalani e governo di Madrid premia la Borsa di Madrid che oggi a chiuso in vetta ai principali listini europei, con l’Ibex 35 a +1,3%. Poco mossi, invece, il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (invariato) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%). Positiva Milano con Ftse Italia All-Share a 24.919,43 punti (+0,95%) e Ftse Mib a 22.552,21 punti (+0,97%).
Piazza Affari ha beneficiato della svolta dei bancari, oggi in rialzo dopo la diffusione della notizia che la Commissione europea sta lavorando a un pacchetto completo di misure volte a ridurre il livello di crediti deteriorati esistenti ed evitare il loro accumulo in futuro. Sono invece scese le Saipem (-3,6%), in seguito al giudizio critico di Goldman Sachs.
Sul fronte dei cambi, l’euro si è rafforzato rispetto al dollaro, grazie al mancato strappo in Catalogna. La moneta unica passa di mano a 1,1852 dollari (da 1,181 ieri in chiusura). Vale inoltre 133,19 (da 132,39 yen), mentre il dollaro-yen si attesta a 112,38 (da 112,09).
Debole il petrolio: il Wti, contratto con consegna a novembre, cede lo 0,39% attestandosi a 50,74 dollari al barile.
Sull’obbligazionario lo spread spagnolo è salito in area 127 punti. È invece sceso il differenziale italiano tra Bond a 10 anni e Bund tedeschi sempre a dieci anni, portandosi a 169 punti.