Chiusura in rialzo frazionale per le principali Borse europee, tranne che per Madrid (Ibex 35 -1,4%), in discesa a causa degli scontri in Catalogna. Il Ftse 100 di Londra segna + 0,9% a 7.438 punti), il Dax di Francoforte +0,58% a 12.902 punti, il Cac di Parigi +0,39% a 5.350 punti. Milano ha chiuso con Ftse Italia All-Share a 25.160,18 punti (+0,54%) e Ftse Mib a 22.811,19 a punti (+0,51%).
A Piazza Affari brilla Ubi (+4,3%) grazie anche all’innalzamento della raccomandazione da ‘hold’ a ‘buy’ di Société Générale con target price aumentato da 4 euro a 5,6 euro, oltre alla conferma del giudizio ‘outperform’ di Exane Bnp Paribas con target price a 5,5 euro. Bene anche anche Stm (+3,6%), Ferrari (+2,6%) E Ferragamo (+2,4%), agevolati anche dal dollaro forte.
Forteo il dollaro, che riporta il cambio con l’euro in area 1,174, approfittando della debolezza della moneta unica per la questione catalana. In calo anche il cambio con la sterlina (Gbp/Usd a 1,327) mentre il dollaro/yen risale a 112,7.
Tra le materie prime arretra il petrolio, con Wti e Brent in calo di 2-3 percentuali rispettivamente a 50,1 e a 55,6 dollari al barile, sulle indiscrezioni di un rialzo della produzione Opec a settembre e sull’aumento, per la prima volta in due mesi, dell’attività di trivellazione negli Stati Uniti.
Sull’obbligazionario, infine, risalgono i rendimenti di Spagna (+8 bp), Italia (+3 bp) e Portogallo (+4 bp), con il tasso sul Btp decennale al 2,13% e il differenziale con il Bund in area 168 punti base.