Primo semestre positivo per l’export ligure. In base agli ultimi dati Istat, la Liguria registra una situazione in crescita del 19,7%, uno dei migliori trend sul territorio nazionale: esportazioni in aumento soprattutto verso i Paesi extra-Ue (+27,5%, in evidenza il +272,3% verso gli Stati Uniti), mentre verso i Paesi europei la Liguria registra un +9,9%.
L’export è in crescita in quasi tutta Italia: la penisola chiude i primi sei mesi con un +8%. Guardando la crescita in termini percentuali, trainano soprattutto le performance insulari (Sicilia e Sardegna chiudono, rispettivamente, con un +30,3% e +47,5%), ma fanno bene anche Lombardia (+7,4%) e Piemonte (11,3%), i due territori che danno il maggior contributo alle esportazioni nazionali. Bene anche Veneto (+6,1%), Lazio (+15,5%) e Toscana (+8,8%). Chiudono invece il primo semestre con un segno negativo Basilicata (-10,1%), Molise (-39,8%), Friuli-Venezia Giulia (-1,0%) e Marche (-1,2%).
Guardando il dettaglio dei Paesi di destinazione, gli Stati Uniti hanno dato un forte impulso alle esportazioni italiane in questi primi sei mesi: oltre al boom ligure (+272,3%), spiccano le vendite dalla Lombardia (+15,9%) e dal Lazio (+66%). Flettono solo le vendite del Friuli-Venezia Giulia (-24,9%). In evidenza anche l’export piemontese con destinazione Cina (+92,6%) e da Lazio e Lombardia verso la Germania (rispettivamente +42,8% e +6,1%). In calo l’export laziale verso il Belgio (-15,1%).
L’analisi congiunta per settore e regione di provenienza della merce, svolta considerando anche il contributo alla variazione complessiva delle esportazioni nazionali, mostra, nel primo semestre 2017, un aumento delle vendite di autoveicoli dal Lazio (+226,9%) e dal Piemonte (+40,5%), di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dalla Lombardia (+40,5%) e di prodotti petroliferi raffinati da Sicilia (+43,9%) e Sardegna (+49,7%). Nello stesso periodo, la diminuzione delle esportazioni di mezzi di trasporto (autoveicoli esclusi) dal Friuli-Venezia Giulia (-36,1%) e di autoveicoli dalla Basilicata (-17%) fornisce un contributo negativo alle vendite nazionali sui mercati esteri.