Apertura in rialzo per la Borsa di Milano, l’indice Ftse Mib segna un aumento dello 0,22% a 18.646 punti. Avvio in leggera ascesa per le Borse europee, dopo la decisione della Fed di aumentare di un quarto di punto i tassi Usa. Si tratta del secondo ritocco verso l’alto in dieci anni, per il 2017 sono previsti tre aumenti, più dei due già messi in conto. Londra perde lo 0,15%, Francoforte sale dello 0,2%, Parigi dello 0,16%.
A Piazza Affari Mediaset è stata sospesa con un calo teorico di oltre il 7%. Vivendi si è portata in pochi giorni al 20%. Di segno opposto Mps, che è stata riammessa agli scambi e segna un rialzo del 7% a 21,69 euro. Bene anche Banco Popolare (+3,2%), Unicredit (+2,7%) e Bpm (+2,66%).
Le Borse asiatiche arretrano dopo la decisione della Fed, solo Tokyo in controtendenza: in leggero rialzo a +0,1% grazie al tonfo dello yen.
Sul petrolio le prese di beneficio penalizzano il prezzo sui mercati. Il greggio Wti del Texas scende sotto quota 51 dollari (50,99) con un calo di 1,94 dollari. Male anche il Brent che lascia sul terreno il 3,3% a 53,98 dollari.
Nei cambi euro sotto quota 1,05 dollari dopo la stretta della Fed. Il dollaro si apprezza e la moneta unica europea cala dello 0,5% a 1,0487 sfiorando il minimi di 1,046 degli ultimi 21 mesi. In Asia lo yen viene scambiato a 117,6 lambendo quota 118.
Apertura stabile per lo spread fra Btp e Bund. Il differenziale segna 149 punti, sullo stesso livello della chiusura di mercoledì. Il rendimento è all’1,86%.