Il Rotary scommette sull’agricoltura, come occasione di sviluppo economico e strumento di difesa del territorio. La sfida parte da Montoggio, il Comune della Valle Scrivia “ferito” da due alluvioni in meno di un anno: ottobre 2014 e settembre 2015. “Dal grano al pane di Montoggio” è il progetto di una filiera agricola che parte dai contadini e dalla cultura della patata, prezioso alimento che per la popolazione appenninica ligure ha spesso rappresentato la sopravvivenza. La coltivazione della patata bianca da oltre due secoli caratterizza la produzione agricola di Montoggio.
Sabato 17 dicembre, alle 11,30, a Montoggio in via Mangini 1, il progetto sarà presentato con la cerimonia di consegna del mulino.
Il Distretto rotariano 2032, che comprende tutta la Liguria e il Basso Piemonte, ha finanziato l’acquisto dell’attrezzatura agricola necessaria, mulino, mietitrebbia e pulitore, per favorire e sviluppare la coltivazione della patata e del grano nel territorio di Montoggio. «Il progetto è sostenuto dal Fondo a sostegno e sviluppo del Territorio», spiega Tiziana Lazzari, governatrice del distretto. È stata proprio Lazzari a costituire il Fondo perché il Rotary, la prima associazione di servizio del mondo, contribuisca al sostegno dell’economia locale.
Un’iniziativa accolta con favore dal sindaco di Montoggio Mauro Fantoni, che ha affrontato l’emergenza delle due alluvioni e spiega: «Questo è un ulteriore segnale della voglia di fare che c’è nel paese. Che questa iniziativa muova i primi passi mentre stanno per iniziare i lavori per la messa in sicurezza del territorio dopo le ultime alluvioni non è una semplice coincidenza. Sono vicino ai contadini che vogliono promuovere un’importante attività economica riscoprendo una filiera che è nella tradizione di questi posti. Progettare il futuro guardando alle proprie radici è sempre positivo. Ringrazio il Rotary che ha fornito l’essenziale sostegno economico dimostrando così conoscenza del territorio e fiducia nella sua capacità di sviluppo».
Le attrezzature fornite dal Rotary, pensate proprio per il territorio di Montoggio, potranno essere utilizzate da più contadini e agricoltori. «È importante sottolineare – aggiunge Lazzari – come proprio le due recenti alluvioni abbiano evidenziato quanto siano importanti la cura e il presidio del territorio, operati, innanzitutto, dai contadini. Occorre, perciò, agevolare e incoraggiare l’attività agricola, favorendola con piccoli aiuti, diretti e puntuali, di provenienza non istituzionale. Con il progetto sostenuto dal Fondo rotariano si realizzeranno le condizioni affinché i contadini siano incentivati a coltivare più appezzamenti a grano, e dunque tutta la comunità ne beneficerà sia in termini di cura e tutela del territorio, sia di maggiore economia e disponibilità di un ottimo e sano prodotto locale. La massima ambizione del progetto è stringere una collaborazione con i due panificatori locali e giungere alla chiusura completa della filiera, cioè alla produzione di un pane caratteristico e riconoscibile – per formato e valore qualitativo – come pane di Montoggio».
Nel corso della cerimonia sarà Sergio Rossi, esperto della gastronomia storica genovese e ligure, a illustrare il valore e le potenzialità della riscoperta.