Sabato 29 ottobre si celebra la nona edizione della Giornata Mondiale contro l’ictus cerebrale, l’iniziativa internazionale della World Stroke Organization, che anche quest’anno punta a sensibilizzare la popolazione sull’importanza del riconoscimento precoce dei sintomi nonché della riabilitazione per le persone colpite da ictus.
«Investire in prevenzione significa non solo migliorare la qualità delle cure ma anche ridurre i costi impropri per il sistema sanitario», spiega l’assessore alla Sanità Sonia Viale. I numeri dicono che delle 200 mila persone che sono colpite ogni anno da un ictus in Italia (escludendo coloro che muoiono o che non sono riabilitabili o che hanno un ictus lieve), almeno 50 mila hanno necessità di essere avviati a un percorso riabilitativo adeguatamente intensivo, continuativo e prolungato.
Da recenti indagini condotte su un campione nazionale di oltre 500 pazienti colpiti da un ictus medio-grave, è risultato che circa il 25% di essi no ha ricevuto alcun trattamento riabilitativo. Dei pazienti sottoposti a riabilitazione circa il 50% la ricevevano solo a domicilio e nella metà di questi le famiglie si erano fatti carico direttamente del costo.
«Regione Liguria partecipa attivamente anche questo 2016 alla giornata mondiale – dice l’assessore – E lo fa attraverso le professionalità sanitarie presenti nei nostri ospedali e nelle Asl».
Il 5 novembre 2016 A.L.i.Ce La Spezia onlus e l’Asl 5 per celebrare la Giornata mondiale per la lotta all’ictus organizzano la manifestazione “Porte aperte in Neurologia”: i visitatori che si recheranno dalle 9,30 alle 12,30 negli ambulatori della Struttura Complessa Neurologia potranno conoscere i loro fattori di rischio ictus. Saranno sottoposti a test specifici, a controlli antropometrici e chimico-clinici e, per i più a rischio, sarà possibile effettuare un ecocolordoppler dei vasi sovraortici. Seguirà un colloquio con il neurologo per la valutazione finale.