La firma è arrivata in anticipo, sintomo che le cose stanno andando bene (molto bene, a giudicare dai dati di riempimento delle camere d’albergo). Dal primo dicembre e per i prossimi quattro anni il rinnovo della convenzione dell’imposta di soggiorno tra Comune e Camera di Commercio di Genova, servirà per obiettivi ancora più precisi rispetto a quella attualmente in vigore. «Non è così scontato che i proventi vengano riutilizzati per la promo-commercializzazione della città – spiega Carla Sibilla, assessore comunale al Turismo – in altri Comuni si utilizza per la manutenzione ordinaria per esempio».
Ora è stato messo nero su bianco che il 60% delle previsioni di introito sarà destinato a promozione e comunicazione, promo-commercializzazione, marketing turistico della città, inclusa la valorizzazione delle botteghe storiche e Patrimonio Unesco e la realizzazione di eventi, con particolare riferimento a “Rollidays” e grandi mostre; il 40% delle previsioni di introito sarà destinato al miglioramento del decoro e la capacità di accoglienza del tessuto urbano.
L’accordo comunque non esclude altri interventi “dinamici”. La precedente convenzione invece dedicava alla promo-commercializzazione tra il 45 e il 60% e che la procedura prevedeva le priorità comunicate dalla Camera di Commercio al Comune a cui spettava il piano marketing.
«Da quando c’è Carla che è professionista del settore è facile trovare un accordo – dice Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio – già nel 2004 con Genova capitale europea della cultura era nata una particolare unione sul modo di lavorare per il turismo e pur avendo sempre meno risorse da dare riusciamo a ottimizzare al meglio quanto disponibile».
Mafalda Papa, presidente degli albergatori, non presente questa mattina, ha però fatto sapere che l’aumento dei turisti che sostano a Genova in questo periodo è aumentato del 10% rispetto all’anno scorso, un dato che conferma quanto il settore possa essere trainante in un periodo difficile come questo. «Lo sforzo degli ultimi 20 anni di trasformare Genova in una città turistica si sta ripagando – ribadisce Odone – per esempio durante i Rolli days le visite all’edificio che ospita la Camera di Commercio sono state 11 mila, contro le 6 mila dell’anno precedente. Il tour delle Botteghe storiche sono una chicca. Se vogliamo vedere il lato negativo è che parte della città non è ancora compresa in questo rilancio, che è promosso dagli stessi genovesi. Oggi dobbiamo pensare ai prossimi 20 anni».
Sintomo di questa collaborazione tra istituzioni e categorie coinvolte è il tavolo sulla promozione della città. Sarà quello a ottimizzare i programmi finalizzati alla realizzazione di azioni di prodotto, comunicazione, pubblicità da mettere in atto. Ogni anno entro novembre verranno concordate le priorità per l’anno successivo ed entro dicembre saranno definite le linee di azione propedeutiche al piano di comunicazione e marketing che sarà approvato con deliberazione di giunta comunale entro il marzo dell’anno successivo. In più verrà istituito un ulteriore “Tavolo di concertazione” in materia di accoglienza, decoro urbano e manutenzioni cittadine che ogni anno, entro il mese di dicembre, individuerà e concorderà con gli assessorati competenti in materia di decoro urbano, manutenzioni, lavori pubblici e ambiente, le linee di priorità per l’anno successivo.
«Finalmente possiamo partecipare ai tavoli e condividere problematiche e opportunità – dice Laura Gazzolo, vicepresidente Alberghi di Confindustria Genova – abbiamo dato informazioni e chiarimenti alle istituzioni».
Andrea Dameri, direttore di Confesercenti, ricorda: «La tassa di soggiorno è stata una scelta all’epoca impopolare tra gli operatori del settore, ma fatta con la consapevolezza di poter cogliere un trend di mercato in ascesa, senza quella lungimiranza oggi saremmo a fare un altro ragionamento. Si è dimostrata una risorsa preziosa, venendo incontro alle esigenze degli operatori, ora occorre coinvolgere anche le strutture extra-ricettive, contrastando l’abusivismo».
Per quanto riguarda il decoro urbano, con i proventi della tassa di soggiorno è stata finanziata la gara per il parcheggio dei bus custodito negli spazi della Società per Cornigliano e la manutenzione della passeggiata di Nervi, ma ci sono altre necessità, chieste dagli stessi albergatori.
«L’obiettivo della tassa di soggiorno è che la promozione anche degli eventi deve portare i turisti a dormire a Genova», ricorda Sibilla.