Oltre 70 produttori di vini liguri, ma anche ampio spazio all’olio, con il Consorzio Dop Riviera Ligure, quest’anno protagonista insieme ai viticoltori di Mare&Mosto: Vigne sospese. Sarà Sestri Levante a ospitare la manifestazione, domenica 8 e lunedì 9 maggio, nell’ex convento della Nunziata, direttamente affacciato sulla Baia del Silenzio.
Una location unica per un evento che, come ricorda Stefano Mai, assessore regionale all’Agricoltura, «vuole valorizzare due eccellenze liguri, l’olio e il vino, che forse siamo poco capaci di comunicare, e che anche i ristoratori, pur lavorando bene, dovrebbero far valere maggiormente». E non a caso, proprio per promuovere e identificare il vino ligure, legandolo al proprio territorio d’origine, tornerà d’attualità un tema centrale per gli addetti ai lavori: una Doc regionale che possa riunire sotto l’unica specificità della Liguria tutta la produzione del territorio. L’argomento sarà proprio al centro della tavola rotonda che alle 10, in sala Oleandro, aprirà la kermesse.
Vino, ovviamente, ma non solo. Dal pesto, con Roberto Panizza dell’associazione Palatifini «all’Accademia dei Sapori e l’associazione Il Bagnun, che dedicheranno al pubblico dei gourmet i piatti più tipici del territorio», sottolinea Alex Molinari, presidente dell’Ais Liguria (Associazione italiana sommelier). E, ovviamente, l’olio: dopo l’annata da dimenticare del 2014, questo autunno è andato decisamente meglio alla produzione ligure, che può finalmente essere protagonista della seconda edizione della manifestazione. Giorgio Lazzaretti, direttore del consorzio di Tutela dell’olio extravergine Dop Riviera Ligure, rimarca l’importanza della certificazione: «Entrare in questo circuito significa elevarsi, dal punto di vista del nome e della qualità, e nello stesso tempo, abbattere i costi di certificazione. Ma significa anche conquistare una fetta di mercato ancora più grande e addirittura superare di gran lunga l’Igp toscano: la produzione certificata Dop Riviera Ligure è di circa 5 mila quintali all’anno, pochissimo di fronte all’intero quantitativo della nostra regione».
Vino, olio e tipicità liguri inserite in un contesto unico, Sestri Levante. Non a caso, fil rouge della manifestazione, sarà anche la bellezza: «Lo spirito che guida il nostro Comune – spiega il sindaco Valentina Ghio – è anche quello di credere nell’importanza di abbinare produzioni locali alle bellezze paesaggistiche. Cerchiamo di farlo anche in questa due giorni, valorizzando oltretutto lo spazio dell’ex convento della Nunziata, che si affaccia sull’incantevole Baia del Silenzio». Una filosofia rimarcata anche dall’assessore regionale Gianni Berrino, che afferma: «Vino, olio e turismo vanno strettamente a braccetto. Altre regioni hanno avviato questo approccio ben prima di noi, che siamo stati meno pronti, ma ci stiamo arrivando un passo alla volta». Giusto quindi parlare di eno-turismo o concetti simili? «Non proprio – sottolinea Federico Ricci, presidente dell’Enoteca regionale della Liguria, che raccoglie circa 150 viticoltori sul territorio – il turismo comprende già tutto. Un turista è tale anche quando beve, quando mangia, quando dorme, quando si diverte, va al mare, fa escursioni e molto altro. Non si può fare turismo “per settori”. Tutto deve essere strategico per le politiche turistiche della Regione».
Un’altra parola-chiave in Mare&Mosto sarà formazione. Di vino e di cibo si parla sempre molto, soprattutto in tv, ma lo si fa nel modo giusto? «Spesso no – precisa Ricci – sarebbe bello che i telegiornali chiudessero le proprie edizioni con un piatto tipico abbinato a un vino locale. La cultura del proprio territorio si fa anche così. Mare&Mosto, oltre a valorizzare le nostre produzioni, sarà anche un modo per fare cultura e formazione, per parlare di vino e di olio in maniera corretta».