Chiusura in calo per la Borsa di Milano, oggi unica in Europa a scendere, trascinata verso il basso dai titoli bancari. L’indice Ftse Mib segna – 0,38% a 18.278 punti, All Share -0,31%.
I titoli finanziari sono stati disturbati dal caso Banca Carige (-9,6% a 0,57 euro), a cui la Bce ha chiesto un nuovo piano industriale e dai dubbi sulle ipotesi di aggregazione tra le popolari. Il Banco Popolare ha ceduto il 4,2% finale a 7,9 euro, Bpm il 3,3% a quota 0,65. Deboli anche Unicredit (-2,2%), Intesa (-2%), Mediobanca e Ubi che hanno concluso in ribasso dell’1,9%. In tenuta Bper (+0,4%) e Mediolanum, cresciuta dello 0,5%.
Bene il lusso con Moncler (+3,5%) e Ferragamo (+2,4%).
La chiusura di oggi mette fine alla serie di sei rialzi consecutivi di Piazza Affari, per Milano questa è stata comunque la migliore settimana del 2016, con un rialzo del Ftse Mib superiore al 7%
Per quanto riguarda i mercati esteri, l’attesa per il congresso del Partito popolare cinese che inizierà nel fine settimana e per possibili misure espansive da parte di Pechino ha alimentato gli acquisti sulle materie prime favorendo il rialzo del petrolio (+1,5% il Wti a 35,01 dollari al barile) e nell’azionario gli acquisti su minerari e energia. Sono saliti tutti i principali listini continentali. Nell’Eurozona Parigi (+0,9%) è stata la migliore. Sopra l’1% l’incremento di Londra
Il dollaro ritorna sopra 1,10 contro la moneta europea: cambio a 1,1011 (1,0959 ieri). Realizzi sullo yen a 113,90 contro dollaro (da 113,33) e a 125,45 contro euro (124,33).