Piena condivisione con la strategia indicata dal maggior azionista di Banca Carige, Malacalza Investimenti, nella nota stampa del 12 febbraio scorso, e consapevolezza della necessità di guardare con attenzione ai processi di aggregazione societaria in atto sui mercati finanziari: così Coop Liguria, azionista della banca ligure definisce la propria posizione in vista dell’assemblea dei soci di Banca carige.
«Dopo il lavoro sin qui svolto – si legge in un comunicato di Coop Liguria – teso a rimettere in ordine i parametri di sicurezza patrimoniale indicati dalle Autorità di Vigilanza, occorre ora ripristinare la fiducia degli investitori, delle famiglie e delle imprese: fiducia minata anche da fattori esterni che hanno colpito tutto il sistema finanziario nazionale ed internazionale, e che deve essere recuperata dando un forte impulso alle attività caratteristiche dell’Istituto».
«Nel rispetto delle regole dettate da Bce e da Banca d’Italia – prosegue il comunicato – occorre determinare le condizioni per una progressiva e adeguata redditività aziendale, basata sullo sviluppo delle diverse fonti di ricavo e, nel contempo, sul massimo contenimento dei costi. La motivazione e la valorizzazione di tutte le risorse umane saranno indispensabili e assolutamente condizionanti il raggiungimento di questi obiettivi. Il radicamento territoriale di cui Banca Carige è sempre stata artefice e protagonista – sottolinea Coop Liguria –non è un richiamo anacronistico: è un punto di forza verso una parte consistente del Paese in cui la Banca già opera e che comunque non esclude, e anzi sollecita, uno sguardo attento ai processi di aggregazione societaria che si stanno profilando e che si realizzeranno».
In questa prospettiva e con questi intendimenti, Coop Liguria «esprime condivisione alle linee tracciate dal maggior azionista della Banca, Malacalza Investimenti, con la propria nota per la stampa del 12 febbraio scorso. La prossima assemblea dei soci – conclude la nota stampa – sarà un momento di costruttivo confronto, che auspichiamo possa condurre ad una posizione unitaria e condivisa sulle azioni da intraprendere e da affidare al nuovo consiglio di amministrazione».