Un calo quasi costante a partire da settembre, poi una piccola risalita negli ultimi giorni di gennaio. L’andamento del prezzo giornaliero della benzina in Liguria vede la provincia della Spezia “primeggiare” con le cifre più alte: il picco il 15 settembre scorso con 1,583 euro al litro, per scendere a 1,464 euro il 31 gennaio. Sono i dati pubblicati da Focus studi della Camera di Commercio di Genova sulla base dell’osservatorio sui carburanti del ministero dello Sviluppo economico elaborati da Staffetta quotidiana, sito specializzato sui prezzi dell’energia.
I genovesi sono più “fortunati”: l’8 settembre il picco massimo con 1,564 euro al litro, per arrivare a 1,449 euro a fine gennaio, il minimo delle quattro province.
A Savona la discesa dal primo settembre è stata più marcata proprio a gennaio: dal picco di 1,572 euro al litro si è arrivati a 1,461.
In provincia di Imperia le maggiori oscillazioni, con il picco di 1,568 euro al litro il 13 settembre, per arrivare a 1,463 euro il 31 gennaio.
Per quanto riguarda il gasolio si registra un deciso calo a partire da dicembre. Al 31 gennaio erano questi i prezzi al litro: Genova 1,185; Savona 1,197; Imperia 1,202; La Spezia 1,204.
Questi i picchi: per La Spezia 1,395 euro l’11 settembre; Savona 1,381 euro l’11 settembre; Genova 1,371 il 9 settembre; Imperia 1,380 il 13 settembre.
Nonostante ciò i carburanti in Liguria sono comunque tra i più cari d’Italia: a causa degli eventi alluvionali, per gli anni 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016, l’imposta è stata elevata a 0,050 al litro. L’introito, secondo la legge di Stabilità regionale 27/2015 (art. 14), può essere utilizzato fino a un massimo del 20% per “contributi finalizzati alla realizzazione di interventi di autoprotezione per civili abitazioni che, dopo le opere di messa in sicurezza di aree R4 (quelle a maggior rischio idrogeologico), non vedano un beneficio di riduzione del rischio”.
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