L’accordo raggiunto tra governo italiano e autorità europee sui crediti deteriorati delle banche non è piaciuto agli operatori.
Secondo gli analisti finanziari è questo il motivo per cui oggi, a Piazza Affari, in un contesto in cui Ftse Mib è calato dello 0,40, sono andate male soprattutto le quotazioni degli istituti bancari. Banca Carige è scesa del 3,67%, ma si segnalano Banco Popolare (-7,8%), Ubi (-3,2%) e Unicredit (-3%).
Pier Carlo Padoan e la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager, secondo quanto aveva riferito il ministro avevano trovato un’intesa su «un meccanismo di garanzia che rappresenta uno strumento molto utile per la gestione delle sofferenze bancarie, uno strumento che completa la scatola degli attrezzi italiani per gestire i crediti in sofferenza». I crediti deteriorati non saranno trasferiti in un’unica bad bank, ma a entità separate e gestite individualmente. Le banche potranno beneficiare di una garanzia dello Stato sulle tranche senior degli asset messi in sicurezza. Le garanzie saranno valutate a prezzi di mercato e quindi non rappresentano aiuti di Stato.
Sul prezzo della garanzia di Stato hanno discusso a lungo Roma da Bruxelles. E forse l’incertezza rimasta su questo punto cruciale è proprio quello che ha suscitato la diffidenza degli operatori.