Passa all’unanimità (29 voti favorevoli) l’ordine del giorno presentato da Movimento 5 Stelle (Alice Salvatore), Pd (Raffaella Paita) e Rete a Sinistra (Giovanni Battista Pastorino) per impegnare il presidente e la giunta regionale della Liguria a intervenire subito presso il governo sulla questione Ilva, i cui lavoratori hanno oggi invaso pacificamente il consiglio regionale.
Una politica unitaria sull’Ilva, che tenga conto di tutti gli stabilimenti, piena operatività del centro produttivo di Genova, sollecitando il commissario a definire un piano industriale che metta al centro l’importanza della produzione di banda stagnata per l’intero sviluppo del Gruppo. Fra le richieste anche la piena operatività degli impianti di zincatura.
L’odg chiede anche la riconvocazione del tavolo dei firmatari per valutare la possibilità di un riutilizzo delle aree non strategiche e inutilizzate da Ilva a scopi industriali e una pronta richiesta al governo per garantire la copertura finanziaria di altri due anni di contratti di solidarietà al 70% del reddito.
Infine, tra i punti anche l’impegno da parte della Regione a cercare ulteriori fondi per integrare il reddito dei lavoratori derivante dai contratti di solidarietà, subordinando l’integrazione all’attivazione di lavori di pubblica utilità.
A questo proposito alcuni lavoratori hanno sottolineato la possibilità di utilizzare voucher nei Lpu, che consentirebbero di arrivare anche al 90% del reddito di dignità. «Aster e Amiu sono tutte sotto organico – affermano – dovete considerare un piano B: se l’acciaio non funziona, il lavoro deve rimanere».
Il consigliere Salvatore ha proprio chiesto che anche l’utilizzo dei voucher venga inserito tra le richieste nell’odg.