Ridurre da subito le indennità dei consiglieri, degli assessori e del presidente della Regione Liguria per equipararli a quelle del sindaco di Genova. È la proposta del Partito Democratico in Regione per ridurre i costi della politica.
«Vogliamo dare – spiega la capogruppo Raffaella Paita – un segnale immediato e chiaro sulla sobrietà, un tema importante in un periodo di crisi economica, cominciando da subito e da noi. La nostra proposta prevede la riduzione del nostro stipendio di più di 1.000 euro al mese, non dalla prossima legislatura, ma da subito».
«Proponiamo – prosegue Paita – l’adeguamento previsto dalla legge costituzionale di iniziativa governativa attualmente in discussione a livello nazionale, che prevede l’allineamento delle indennità dei consiglieri regionali, così come degli assessori e dei presidenti, a quella dei sindaci delle città capoluogo di regione. Un elemento parzialmente contenuto anche nella proposta avanzata dal consigliere Pastorino di Rete a Sinistra, che doveva essere discussa con procedura d’urgenza dal consiglio ma che ieri in commissione si è arenata per volontà della destra. E anche la legge nazionale rischia di avere tempi lunghi perché la procedura di legge che va seguita non permette l’approvazione prima della prossima primavera, se tutto va bene».
«Sappiamo che anche gli altri gruppi di opposizione, cioè Pastorino e i Cinque Stelle, sono sensibili al tema della riduzione dei costi della politica – conclude Paita – e perciò proponiamo loro di procedere uniti, stralciando dalla bozza di Pastorino il punto sulla riduzione delle nostre indennità e di portarlo al più presto in Consiglio, sfidando il centrodestra a votarla. Se lo vogliamo, per l’inizio di dicembre possiamo avere la legge approvata, gli stipendi ridotti e una riduzione vera e concreta dei costi della politica in Liguria».