No a gare per le vecchie concessioni e portare al governo l’istanza della necessità di una difesa in Corte di giustizia europea della legge che proroga la durata delle concessioni demaniali sino al 2020.
C’è unità di intenti tra le associazioni dei balneari (Sib, Oasi, Fiba, Cna, Assobalneari) e l’assessore regionale al Demanio Gabriele Cascino. Dopo l’incontro a Imperia con le associazioni, l’assessore sarà a Roma a portare le istanze al sottosegretario del ministero dell’Economia Pier Paolo Baretta tra cui la richiesta di un periodo transitorio di almeno 30 anni per la durata delle concessioni attuali e il riconoscimento del valore commerciale dell’azienda. Tra i temi che verranno discussi anche il problema dei canoni pertinenziali: un deputato del Pd (Tiziano Arlotti) e uno del Nuovo centro destra (Sergio Pizzolanti) hanno firmato un emendamento bipartisan contenuto nel decreto milleproroghe, a sostegno dei concessionari pertinenziali. L’emendamento introduce la moratoria fino al 15 settembre di quest’anno in attesa del previsto riordino generale delle concessioni balneari a cui il governo sta lavorando. Si tratta della moratoria della riscossione coattiva dei maxicanoni demaniali che le imprese balneari cosiddette “pertinenziali” sono state chiamate a corrispondere, nonché degli eventuali procedimenti amministrativi avviati per il mancato pagamento. Obiettivo è permettere alle imprese (circa 200 in tutta Italia) di continuare ad esercitare la propria attività, a fronte dell’oggettiva difficoltà di corrispondere i canoni spesso insostenibili rimodulati dopo la Finanziaria 2007.