UN BANDO DI 20 MILIONI PER L’INGEGNERIA FINANZIARIA
Agevolazioni concesse a chi investe almeno 100 mila euro Il fondo di capitale di rischio sarà gestito da Ligurcapital
Favorire l’innovazione, l’occupazione e incentivare lo sviluppo delle piccole e medie imprese della Liguria: con questi obiettivi la Regione mette a disposizione 20 milioni di euro di fondi Por-Fesr, ai quali si potrà accedere grazie a un bando, che si chiuderà il 30 giugno 2015, nato su proposta dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Renzo Guccinelli. L’iniziativa rientra nella misura 1.2.4 “Ingegneria finanziaria” all’interno dell’Asse 1 della programmazione 2007-2013, Competitività regionale e occupazione. Si tratta della concessione di agevolazioni alle imprese, che dovranno fare un investimento di almeno 100 mila euro, a valere su un fondo di capitale di rischio.

Fondo che sarà gestito da Ligurcapital spa, società del gruppo Filse, finanziaria della Regione Liguria: «L’importo complessivo dell’intervento – spiega Andrea Bottino, amministratore delegato di Ligurcapital – che non potrà durare più di cinque anni, non dovrà superare il milione e mezzo di euro ogni anno». Non solo: tra gli altri limiti, anche la partecipazione diretta, cioè quella che dovrà incrementare i mezzi finanziari propri dell’impresa, che non potrà superare il 49,9% del capitale sociale della Pmi richiedente. L’operazione prevede quindi, tra gli investitori, anche Regione e privati indipendenti dall’imprenditore: è lo stesso ente pubblico che diventa “socio” della piccola impresa che decide di accedere all’agevolazione, attraverso strumenti finanziari tra cui equity e quasi-equity (cioè investimenti propri dell’azienda il cui rendimento è legato all’andamento del flusso di cassa). Le interessate saranno imprese liguri già avviate ma anche start up: «Le operazioni che si vogliono agevolare – precisa Renzo Guccinelli – sono sia quelle di “start up capital”, cioè rivolte alle imprese che attualmente non generano ancora un profitto, sia di “expansion capital”, per incentivare la crescita delle Pmi già operative sul territorio».

«L’obiettivo – spiega Walter Bertini di Filse – è introdurre un elemento di aiuto per le imprese della Liguria: per le piccole ma importanti realtà produttive regionali, la possibilità di accedere al credito è oggi praticamente nulla: le banche chiedono sempre maggiori garanzie». Non a caso, come rileva Bertini, la prima misura dell’Asse 1, partita nel 2009, ha visto fino a oggi ben 4.250 imprese presentare domanda di finanziamento, per un totale di 900 milioni di euro richiesti. «Sono risultati molto positivi – sottolinea l’assessore allo Sviluppo economico – raggiunti in un momento non facile e caratterizzato da una forte stretta creditizia. Ma la Liguria è una regione virtuosa e vogliamo continuare a esserlo, raggiungendo, anche per il prossimo settennato, gli stessi obiettivi di spesa. Entro il 31 ottobre, secondo le direttive del ministero, avremmo dovuto certificare spesa per 287 milioni. Abbiamo raggiunto i 295 milioni di euro, centrando quindi l’obiettivo, a differenza di altre regioni del Centro-Nord». Proprio l’Asse 1.2.4 Ingegneria finanziaria, quello in cui rientra l’ultimo bando da 20 milioni di euro rivolto alle Pmi, ha ricevuto complessivamente 107 domande in tutta la Liguria, per 70,6 milioni di euro di finanziamenti richiesti. Di queste domande, ne sono state accolte finora 67 e sono stati concessi 37,9 milioni di euro, di cui 2,5 già erogati.

«Entro la fine dell’anno, questa cifra sarà raddoppiata », precisa Bertini. «Siamo una delle poche regioni che ha consumato e sta consumando tutte le risorse che avevano a disposizione – aggiunge Maurizio Scajola, segretario generale di Unioncamere Liguria – in questo territorio, per tradizione, rileviamo una maggior efficienza rispetto ad altre regioni. In questo momento stiamo svolgendo un’azione di monitoraggio sulle imprese per verificare proprio che uso hanno fatto delle risorse, ma non solo. Vogliamo anche capire se hanno incontrato difficoltà a livello procedurale o problemi nell’attuare i progetti che si sono prefissati».