Voglio rifarmi una vita. È lo slogan della nuova campagna di comunicazione con cui Amiu vuole sensibilizzare gli abitanti della Città metropolitana di Genova sull’importanza della raccolta differenziata. L’obiettivo è traguardare il 41-42% di differenziata a Genova, attualmente ferma al 37% (escludendo però la raccolta svolta delle imprese private), e il 48-50% nei 30 Comuni del genovesato. Obiettivi fissati dal nuovo contratto di servizio siglato tra Amiu e Città metropolitana e avviato lo scorso 1 gennaio.
Per raggiungerli occorre il lavoro della partecipata del Comune di Genova e dei cittadini stessi, come sostiene Matteo Campora, assessore all’Ambiente: «Il messaggio è sempre lo stesso, riciclare − spiega − Oggi chiediamo uno sforzo ulteriore ai cittadini per differenziare: ci sono dei servizi in più, come PlasTiPremia e gli Ecocompattatori che abbiamo recentemente inaugurato in città, che stanno avendo grande successo. Dobbiamo aumentare la differenziata sull’organico, sulla carta, su tutti quei materiali a cui possiamo dare una nuova vita».
Per tutto il 2021, dunque, manifesti e quattro video, diffusi inizialmente sui social, ricorderanno come carta e cartone, plastica e metalli, vetro e organico, se correttamente differenziati, possono essere riciclati e tornare a essere utili. Le filiere del riciclo saranno identificate, come sempre, dai colori: blu per la carta, giallo per la plastica e i metalli, verde per il vetro, marrone per l’organico. La creatività della campagna è stata affidata a un team di esperti in design grafico e multimediale di Liguria Digitale.
«Un messaggio significativo, soprattutto in questo periodo, dove un po’ tutti noi vorremmo rifarci una vita. Non tanto per essere come eravamo prima, ma per essere qualcosa di nuovo e utile, cosa che ci suggeriscono i rifiuti stessi in questa campagna − spiega il presidente di Amiu, Pietro Pongiglione − Crediamo che l’informazione al cittadino e la conoscenza di come ci si possa comportare in modo corretto possa dare dei risultati. La conoscenza a volte può sembrare un elemento secondario, ma in realtà non lo è, specie nel nostro caso. L’ambiente con pochi gesti può migliorare: è però necessaria la collaborazione di tutti. Speriamo che i risultati arrivino presto».
Il ciclo del rifiuto, del resto, ha inizio proprio nelle case dei cittadini: «Un piccolo gesto di ciascuno, che richiede uno sforzo minimo, ma che rappresenta un grande gesto per la comunità», sottolinea Ornella Risso, direttore Ambiente di Città metropolitana.
In alcune zone di Genova, le più critiche dal punto di vista della differenziata, la campagna sarà più spinta: «Si tratta sia delle zone a maggior concentrazione abitativa, sia di quelle più turistiche, come il centro storico. Ma anche le zone residenziali, dove possono esserci maggiori difficoltà di accesso ai servizi. In quest’ottica, per esempio, abbiamo recentemente reso operativo in tutta la città il ritiro degli ingombranti gratuito a domicilio, così come quello degli sfalci», ricorda Pongiglione.