Nuovi acceleratori lineari per il San Martino di Genova e il San Paolo di Savona: «Si tratta di attrezzature molto importanti che servono alla somministrazione dei cicli di radioterapia, spiega Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria, intervenuto oggi alla presentazione degli strumenti.
I lavori per la sostituzione dell’acceleratore lineare dell’ospedale di San Martino a Genova, commissionati dall’ Irccs San Martino-Ist, sono stati finanziati con 2 milioni e 842 mila euro interamente provenienti da fondi Par Fsc 2007/2013. I lavori, iniziati a ottobre 2014, si sono conclusi alla fine dello scorso mese di febbraio e la struttura sarà operativa dal prossimo 5 di maggio. Il reparto di Oncologia radioterapica dell’Irccs tratta attualmente circa 2.100 pazienti all’anno su un totale di circa 4.800, cioè il 43% dei pazienti che necessitano di radioterapia in Liguria. La Radioterapia oncologica è attualmente situata al piano inferiore del padiglione IST Sud e dispone di 5 acceleratori lineari, un sistema di branchiterapia, un’apparecchiatura TC per preparazione del trattamento. Delle tre attrezzature che compongono il reparto è stato sostituito l’acceleratore Varian C, tecnicamente obsoleto, con una di ultima generazione dotata delle più avanzate tecniche di trattamento, che consente anche di ampliare le attività di radioterapia. Al momento l’apparecchiatura è stata installata e sono in corso le verifiche e i collaudi per renderla pienamente operativa.
Per quello che riguarda invece il San Paolo di Savona, i lavori per la sostituzione dei due acceleratori lineari, commissionati da Asl 2 savonese, sono stati finanziati con 3 milioni e 991 mila euro provenienti da fondi Par Fsc 2007/2013. I lavori per il primo acceleratore, iniziati a dicembre 2014, si concluderanno il prossimo aprile; quelli per il secondo, inizieranno a ottobre 2015 e si concluderanno a febbraio 2016. L’operatività del primo è prevista entro giugno 2015, quella del secondo per aprile 2016. La struttura complessa di radioterapia dell’ospedale di Savona era già dotata di due acceleratori lineari che hanno consentito di effettuare su due turni circa mille trattamenti all’anno. Da tempo la Asl 2 aveva programmato di sostituire un’apparecchiatura perché priva dei componenti ormai indispensabili per trattare con appropriatezza i pazienti oncologici. Anche il secondo acceleratore disponibile era alla conclusione del normale ciclo di vita tecnologico e non sarebbe più stato prodotto. Il programma ha previsto la sostituzione delle apparecchiature in successione per non fermare l’attività di cura. I nuovi acceleratori saranno dotati dello stesso supporto informatico, per semplificare l’attività del personale della struttura e le attività di gestione del paziente.