Frenata delle borse europee al termine di una seduta caratterizzata da una forte volatilità. Parigi -0,07%, Londra -0,62%, Francoforte -0,14%. A Milano, dopo una giornata segnata anche da significativi rialzi, Ftse Mib chiude a -0,10% a 20.739,91 punti, Ftse All Share a -0,31% (22.993,80 punti).
A pesare, sulle principali piazze, è l’andamento del petrolio, oggi in forte calo di oltre il 4%. Ma condiziona anche l’attesa per domani, giornata di elezioni in Regno Unito. Inoltre, a Tallin si riunirà anche il consiglio direttivo della Banca centrale europea, mentre James Comey, l’ex capo dell’Fbi licenziato dal presidente americano Donald Trump, sarà sentito in audizione al Senato.
Tornando a Milano, piazza Affari è stata particolarmente condizionata dal trend delle banche, i cui titoli hanno chiuso contrastati. Positiva la chiusura di Banca Generali (+2,55%), dopo i dati sulla raccolta di giugno (con un saldo netto di 669 milioni di euro), bene anche Unicredit (+0,98%). Segno meno invece per Banca Mediolanum (-0,61%), nonostante i buoni dati sulla raccolta di giugno, che per fondi comuni e gestioni si è attestata a 617 milioni. Giù Banca Carige, che perde il 2,57%, leggero segno meno per Ubi Banca (-0,10%).
I cambi: l’euro, abbastanza stabile rispetto al biglietto verde, è scambiato a 1,1253 dollari (ieri a 1,1260). Vale inoltre 123,07 yen (123,20). Come detto in apertura, in forte ribasso il petrolio: il wti, contratto con consegna a luglio, si attesta a 46,1 dollari al barile, in calo del 4,27%.