«L’interesse suscitato dal complesso di tecnologie digitali e dal loro sviluppo chiamato Industria 4.0 è motivato, oltre che dagli incentivi messi a disposizione dal Governo anche dalla percezione diffusa che queste tecnologie possano permettere realtà produttive del futuro, inducendo incrementi di produttività e velocità nei processi decisionali. Ma attenzione: non si potrà ricorrere a un supermercato dell’Industria 4.0, come spesso sembra di ricavare da alcuni seminari divulgativi sull’argomento». Così il presidente di Confindustria Genova, Giuseppe Zampini, ha introdotto il convegno “Industria 4-0 in Liguria”, organizzato da Confindustria e Federamanager Liguria con il patrocinio dell’Università di Genova.
«Industria 4.0 – ha precisato Zampini – non è un prodotto e non si compra, è un nuovo modo di organizzare e fare il lavoro. Richiede una profonda revisione dei processi e dei prodotti, della logistica di fabbrica, dei rapporti con i clienti e i fornitori. L’evoluzione nelle imprese, in alcune già in atto da anni, sarà graduale, più o meno accelerata dalla capacità dell’imprednitore di modificare organizzazione e processi produttivi, e in funzione del livello di scolarizzazione e di conoscenza dei dipendenti».
In occasione del convegno, Federmanager Asdai Liguria ha diffuso i risultati di un sondaggio da cui emerge che l’80% dei dirigenti liguri ritengono le loro aziende ancora impreparate a gestire il radicale cambiamento in atto e il 67% reputano che l’azienda in cui lavorano non offra una formazione all’altezza dei cambiamenti in atto.
Considerando che il 93% degli intervistati reputa utile una rete ben organizzata di professionisti per gestire con maggiore successo i cambiamenti in atto e che il 76% dei manager vorrebbero partecipare a questo interscambio di idee, Federmanager/Asdai Liguria sta organizzando una community denominata “Manager 4.0 che userà i più comuni e diffusi social network
Al covegno è presente Guido Chiappa amministratore delegato del “Centro sviluppo materiali” del gruppo Rina. «Chi ha seguito l’evoluzione dei processi, delle tecnologie di produzione – spiega – sa che Industria 4.0 non è qualcosa che nasce oggi, oggi nasce una volontà del sistema paese di rilanciare accelerare la capacità manifattutiera e la qualità dei nostri processi produttivi ma chi si è occupato di controllo di processo, di miglioramento della competitività di prodotto nell’industria manifatturiera non ha iniziato oggi».
«Noi – precisa Chiappa – ci occupavamo di manifattura additiva vent’anni fa, quando si chiamava ancora prototipazione rapida, e abbiamo fatto quegli investimenti che oggi ci consentono di essere l’istituto di riferimento per quanto riguarda lo sviluppo delle polveri metalliche con cui alementare le macchine di stampa, e la componnete materiale in queste tematiche della manifattura additivia è una componente centrale, critica».
«Siamo oggi – conclude l’ amministratore delegato del “Centro sviluppo materiali” – un centro di competenza al servizio dell’industria, facciamo parte del gruppo Rina, di cui costituiamo il cuore tecnologico e innovativo legato allo sviluppo dei processi e dei materiali,e da sempre lavoriamo con l’industria per lo sviluppo di processi competitivi e di soluzioni tecnologicamente all’avanguardia. In passato lo abbiamo fatto quando lavoravamo per i nostri clienti azionisti e oggi che siamo al 100% gruppo Rina lavoriamo sul mercato aperto, a livello mondiale, con un centro di comptenze di oltre 230 persone che hanno esperienza di materiali e di processi. In particolare sui temi della manifattura additiva che è una delle tecnologie più importanti per l’Industria 4.0».