Ultime giornate per l’AltareGlassFest, manifestazione dedicata al vetro. Occasione per dare nuovo spazio alla lavorazione del vetro soffiato, realtà millenaria che ha reso l’Italia famosa nel mondo. La lavorazione del vetro, che è stata per centinaia di anni il punto di riferimento per lo sviluppo economico, industriale e artistico dei territori e dei distretti cresciuti intorno ai grandi centri vetrari come Altare, nell’odierna crisi globale attraversa un momento di grave difficoltà.
Altare, tutt’oggi centro vetrario tra i più importanti d’Italia e d’Europa, chiamando a lavorare fianco a fianco, accanto ai maestri vetrai altaresi, maestri provenienti dalle più diverse tradizioni vetrarie d’Italia e del mondo, per offrire un momento di riflessione sullo stato dell’arte di queste tradizioni, tramandate di padre in figlio nel corso dei millenni, e sulla necessità di individuare gli strumenti per conservale, svilupparle e rilanciarle nel prossimo futuro.
Scopo dell’evento è inoltre far conoscere anche la stessa Altare, che si apre al pubblico con le sue eccellenze enogastronomiche e culturali, e la sua lunga tradizione vetraria artigianale, dando la possibilità agli amanti del vetro, e a chi per la prima volta si avvicina a questo mondo, di poter ammirare dal vivo tutte le lavorazioni legate a questo nobile e antico materiale. Il tutto accompagnato da numerosi eventi collaterali, con la collaborazione delle associazioni e dei commercianti di Altare.
Ancora oggi il comparto del vetro costituisce una delle più importanti risorse produttive ed economiche dell’intera val Bormida.
Giovedì 11 e venerdì 12 agosto, sarà al lavoro nelle fornaci di Villa Rosa il maestro Jean-Marie Bertaina. Impegnato nella lavorazione del vetro sin dal 1964 a Biot, piccolo e affascinante paese sulle colline del sud della Francia, noto per la produzione di vetri artistici, Bertaina presenta una lavorazione particolare, dopo gli appuntamenti con i maestri muranesi e, naturalmente, altaresi.
Sabato 13 e domenica 14 agosto saranno protagonisti in fornace altri maestri francesi, sempre di Biot, Robert e Antoine Pierini. Padre e figlio, portano avanti la lavorazione del vetro soffiato nell’antico mulino della cittadina francese, collaborando con scuole, musei e maestri internazionali.
All’interno del museo è possibile visitare la mostra di grafica frutto del progetto per la realizzazione del nuovo logo dell’Aihv – Association International Histoire du Verre – Comitato Nazionale Italiano.
Inoltre sono previsti corsi e laboratori per bambini.