La provincia di Savona, con le sue quasi 5,2 milioni di presenze ricettive, è la prima provincia della regione e rappresenta una quota del 32% di tutte le presenze della Liguria.
I dati che emergono sotto l’aspetto delle presenze turistiche rilevano che dal 2014 al 2024 la provincia di Savona rappresenta di gran lunga l’area con le maggiori presenze totali. Eppure il turismo estero pesa solo per il 29%. L’altro problema è la destagionalizzazione.
È quanto è emerso dalla presentazione della ricerca dell’Osservatorio Turismo promosso e finanziato dall’Ente Bilaterale del Turismo della provincia di Savona fin dal 2018 oggi alla Fortezza del Priamar di Savona.
Tutto il lavoro dell’Osservatorio Turismo dell’Ente Bilaterale è stato pensato e realizzato per avere una fotografia del settore del turismo nella provincia di Savona nel periodo 2018-2024, un settore strategico non solo per l’economia locale, ma anche per quella regionale.
I dati
Su un totale di presenze registrato nel 2024, la provincia di Savona ne registra 5.202.600, Genova 4.603.180, Imperia 3.386.043 e la Spezia 2.955.599.
Di fatto un terzo delle presenze turistiche della Liguria è relativo a soggiorni nelle strutture ricettive della provincia di Savona.
Per conoscere il tessuto imprenditoriale del settore turistico si è partiti da una suddivisione del territorio provinciale in cinque zone per avere una mappatura delle imprese turistiche attive e capire come sono distribuite le stesse nel territorio provinciale.
Dagli indicatori esaminati nella ricerca emerge, inoltre, che la provincia di Savona è senza dubbio la provincia ligure a maggiore vocazione turistica.
L’offerta ricettiva della provincia di Savona, in termini di numero di strutture di imprese turistiche, ha 1.239 strutture di cui il 38% alberghiere ed il 62% extralberghiere. A queste ultime si aggiungono i 119 agriturismi che erogano servizi ricettivi, ma che sono inquadrati come imprese agricole e non turistiche.
A oggi sono oltre 54 mila i posti letto presenti, distribuiti in un 39% nelle strutture alberghiere ed un 61% in quelle extralberghiere. Il comparto alberghiero, però, conta il 61% delle presenze turistiche e questo fa dell’alberghiero savonese il settore più significativo a livello regionale.
È emerso che si tratta soprattutto di piccole imprese, con una forte presenza di collaboratori familiari, che assicurano un’occupazione stabile e creano ricchezza diretta e indotta.
Prima per flusso turistico (con presenze concentrate soprattutto nel comparto alberghiero), prima per strutture alberghiere, prima per posti letto, prima per addetti del settore ricettivo, la provincia di Savona risente ancora dell’andamento del mercato domestico, anche se le presenze straniere sono in crescita costante e rappresentano il 29% del totale nel 2024.
Sotto il profilo strategico è necessario quindi porre in atto azioni, strumenti e prodotti per continuare ad essere ancora più presenti sui mercati internazionali della domanda in grado di incrementare la quota di turismo estero.
Un’altra criticità che emerge dalla ricerca effettuata è che la provincia di Savona è caratterizzata da una forte stagionalità dei flussi, legata in particolare al mercato italiano. Anche qui secondo l’Ente Bilaterale bisogna lavorare per la creazione e la promo-commercializzazione di prodotti turisti che siano in grado di destagionalizzare i flussi, anche sul mercato italiano.
Infine, anche nel campo degli occupati il settore sta manifestando una ripresa dopo il periodo difficile della pandemia, ma occorre rendere il settore più attrattivo dal punto di vista occupazionale perché sono in atto segnali evidenti di deflazione occupazionale.
Su queste basi l’Ente Bilaterale ritiene che si debba iniziare un importante lavoro di confronto con tutte le forze amministrative e politiche, locali e regionali per costruire insieme un percorso condiviso teso ad uno sviluppo significativo del settore e dei posti di lavoro che è in grado di assicurare.
Le dichiarazioni
Luca Lombardi, assessore regionale al Turismo, dichiara: «Grazie all’introduzione di un nuovo sistema di rilevazione basato su dati preliminari, più tempestivi e accurati, posso anticipare che nel mese di aprile 2025, la provincia di Savona ha registrato 85.625 arrivi, con un incremento del 7,5% rispetto ad aprile 2024, e 226.074 presenze, in crescita del 5,8%. L’aumento ha interessato sia il turismo italiano, con +7,66% di arrivi e +5,3% di presenze, sia quello straniero con +7,17% di arrivi e +6,8% di presenze. Si tratta di un segnale incoraggiante che conferma un trend positivo in corso e rafforza la fiducia nella stagione estiva ormai alle porte. Nel 2024 Savona ha confermato il proprio ruolo di traino nel panorama turistico ligure, con oltre 5,2 milioni di presenze, rappresentando il 32% del totale regionale. È importante sottolineare il buon recupero della componente internazionale, con la Germania, la Svizzera e la Francia a guidare le provenienze estere. Tra i dati più significativi vi è la crescente incidenza delle strutture extra-alberghiere, che oggi rappresentano oltre il 60% dell’offerta ricettiva: come Regione in Liguria abbiamo censito 35.825 appartamenti ammobiliati ad uso turistico di cui 11.040 nella provincia di Savona»
«Vogliamo che finalmente si prenda atto – spiega Pasquale Tripodoro presidente dell’EBTurismo Savona rappresentante dei datori di lavoro – del peso reale che la nostra provincia riveste in ambito turistico all’interno della Liguria. Ad esempio in caso di assegnazione di contributi verso il settore del turismo sarebbe utile avere una ripartizione che tenga conto del peso reale della provincia. Se Savona conta per un terzo del turismo ligure anche i contributi dovrebbero essere assegnati per un terzo alle imprese della nostra provincia”. “Il turismo a livello mondiale – prosegue Tripodoro – è in continua espansione e la nostra provincia di Savona dovrà essere in grado di intercettare maggiormente i flussi di stranieri o nuovi mercati per riuscire a svilupparsi sempre di più».
«Dalla ricerca − afferma Giorgio Vento vicepresidente dell’Ebturismo Savona rappresentante dei sindacati dei lavoratori- emerge l’importanza che il turismo ha per la nostra provincia e la necessità di investire risorse nel settore. Filcams, Fisascat e Uiltucs ritengono che la collaborazione tra le urganizzazioni e le Istituzioni che lo rappresentano è fondamentale per trovare soluzioni che allunghino la stagionalità e che restituiscano attrattività lavorativa attraverso progetti di promozione territoriale e formazione continua».
Le quattro fasi di indagine
L’attività di ricerca ha visto quattro fasi d’indagine, sviluppate nel corso del 2024.
La prima ha riguardato l’aggiornamento dell’analisi di contesto, sia in termini di quadro generale che evolutivo. Con questo approccio il mercato turistico, la struttura dell’offerta, la dinamica imprenditoriale e quella occupazionale sono state le tematiche principali indagate.
La seconda fase di ricerca è stata realizzata sul campo, attraverso la somministrazione di un questionario d’indagine, da parte del personale dell’Ente Bilaterale, ad un campione significato e rappresentativo di imprese del settore turistico ricomprese nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL Turismo) vigente nell’ambito di questa bilateralità.
La terza fase di ricerca, invece, è stata realizzata attraverso la somministrazione di un questionario d’indagine, sempre da parte del personale dell’Ente Bilaterale, ad un campione significativo e rappresentativo di lavoratori delle imprese del settore turistico, sempre ricomprese nel CCNL Turismo suddetto. Questa terza fase ha confermato la bontà dell’esperimento innovativo attuato in precedenza per il contesto savonese ed ha contemporaneamente garantito agli stessi lavoratori la riservatezza delle risposte.
La quarta ed ultima fase di ricerca è stata da un lato quella di realizzare un quadro, in pratica una mappatura per indicatori per ogni Comune, di quelli che sono i dati locali che caratterizzano il settore turistico e la sua economia e dall’altro di realizzare un’indagine direttamente rivolta ad ogni Sindaco, attraverso un questionario online, strutturato sia con risposte chiuse che con risposte aperte che potessero contenere anche le loro indicazioni ed opinioni, quali, per esempio, le linee strategiche del Comune sul turismo, gli investimenti realizzati, gli investimenti in programma (anche di natura PNRR), i prodotti ed i servizi, la promozione, eccetera.
Chi è l’ente bilaterale
L’Ente Bilaterale Turismo della Provincia di Savona raggruppa le organizzazioni provinciali di Savona dei datori di Lavoro Fipe, Federalberghi, Faita, Fiavet e dei sindacati dei lavoratori Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, Filcams-Cgil.