Il dato sul lavoro americano in dicembre, migliore delle attese, allontana la prospettiva di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve e deprime i mercati azionari. A Wall Street il Nasdaq perde più di due punti (-2,3%), il Dow Jones l’1,4% e lo S&P l’1,7%.
Milano segna -0,64%, Madrid -1,5%, Francoforte -0,5%, Londra -0,86%. Spread Btp/Bund sui 120 punti (variazione +1,91%, rendimento Btp 10 anni +3,77%, rendimento Bund 10 anni +2,56%).
A Piazza Affari in testa al listino principale si è piazzato Leonardo (+1,43%) grazie alle voci su unapossibile partnership con Baykar sui droni e al report di Bofa, che ha alzato il target di prezzo a 35 euro, seguito dai bancari: Banco Bpm (+0,73%), Bca Pop Sondrio (+0,67%), Intesa Sanpaolo (+0,55%). Forti realizzi su Iveco (-6,98%) dopo il rialzo della vigilia, in netto ribasso anche Campari (-4,83%), A2A (-3,20%), Inwit (-3,17%).
L’euro scende a 1,023 dollari (1,0288 in avvio, da 1,0316 ieri) e a 161,487 yen (162,958 in apertura, da 162,56). Il cross dollaro/yen è a 157,6 (da 158,377).
I prezzi del petrolio salgono in seguito all’annuncio di nuove sanzioni Usa verso la Russia. Il Brent Marzo viaggia a 78,8 dollari al barile (+2,2%) e il Wti a 75,8 dollari (+2,6%). In lieve rialzo il gas a 45 euro al megawattora ad Amsterdam.