«La Regione si vanta di aver individuato quattro nuove aree interne tra imperiese, val Bormida, valle Scrivia e val Fontanabuona, ma i fondi sono sufficienti solo per due delle quattro aree individuate».
La denuncia arriva dal gruppo consiliare regionale del Partito democratico attraverso una nota stampa e si riferisce al recente accoglimento da parte del Comitato tecnico aree interne della richiesta di Regione Liguria, in accordo con Anci Liguria, di inserire 53 nuovi comuni liguri all’interno della Strategia nazionale aree interne in vista della prossima programmazione europea 2021-2027.
«Da più di un anno e mezzo il consiglio regionale aveva approvato all’unanimità ordini del giorno per richiedere l’inserimento di territori quali la val Bormida e la valle Scrivia nelle nuove aree interne, per poi estendere successivamente la proposta a tutte le altre valli dell’entroterra, coinvolgendo Fontanabuona e imperiese.
La Regione, anziché ipotizzare un aumento delle risorse – considerando che l’insufficienza dei fondi stanziati dallo Stato, peraltro cosa nota da più di due anni, non avrebbe permesso il finanziamento di tutte le aree individuate – ha provveduto, non solo a far adottare una delibera con il doppio dei territori coinvolti, rispetto ai finanziati, ma nel caso della Val Bormida ha individuato una perimetrazione dove solo 12 Comuni su 21, avrebbero potuto essere coinvolti nel Piano, nonostante anche gli esclusi avessero i requisiti per essere coinvolti nella proposta progettuale.
Si tratta dell’ennesima misura pasticciata fatta dall’assessore Benveduti e dalla Lega, che continuano a proclamare attenzione per il territorio, ma in realtà, gestendo le progettualità con superficialità, creano false illusioni sui territori, non seguendo gli indirizzi del consiglio regionale e soprattutto, come nel caso della val Bormida, buona parte del territorio è esclusa dalla proposta di pianificazione».