Chiusura in positivo per le Borse europee, ancora incerte sulle prossime mosse della Fed ma rassicurate dalle dichiarazioni di Christine Lagarde, presidente della Bce, secondo la quale è molto improbabile che si verifichino le condizioni per una stretta sui tassi nel 2022. Hanno diffuso ottimismo anche i dati provenienti dalla Cina: la produzione industriale a ottobre e’ salita su base annua del 3,5%, mentre le vendite al dettaglio sono aumentate su base annua del 4,9%. Il Cac 40 di Parigi segna +0,52%, il Dax 40 di Francoforte +0,34%, l’Ibex 35 di Madrid +0,16%, il Ftse 100 di Londra +0,05%, il Ftse Mib di Milano +0,49%. Poco variato lo spread Btp/Bund a 121 punti (+0,45%).
A Piazza Affari il maggior rialzo sul listino principale è di Tim (+3,06%). Domani si riuniranno il comitato rischi, il comitato nomine e il collegio sindacale di Tim e quest’ultimo tratterà anche il tema delle ricadute del contratto con Dazn per la visione del calcio in streaming.
Sul fronte valutario l’euro viene scambiato a 1,1423 dollari (1,145 in avvio e 1,1449 venerdì in chiusura) e vale 130,164 yen (130,44 e 130,383) con il rapporto dollaro/yen a 113,942 (113,92 e 113,875).
Debole il prezzo del greggio: il contratto scadenza gennaio sul Brent del Mare del Nord scivola dello 0,91% a 81,42 dollari al barile e quello consegna dicembre sul Wti dello 0,80% a 80,14 dollari al barile.