Dopo la frana di ieri sera sulla SP26 della val Graveglia, nel Comune di Ne, all’altezza delle cave Marchisio, prima della località Bottasi e dopo il bivio per Statale, si registrano nuovi sviluppi. Lo comunica la Città Metropolitana di Genova.
Questa mattina, come concordato, il gestore della cava ha effettuato una ricognizione con l’ausilio di droni, confermando che l’ammasso roccioso – circa 2000 metri cubi di materiale – si è momentaneamente fermato su un gradone di coltivazione della cava, senza raggiungere la carreggiata, ma restando in una posizione potenzialmente pericolosa.
Dopo il sopralluogo, il gestore della cava si è attivato per procedere alla messa in sicurezza dell’area e alla rimozione del materiale franato, in costante raccordo con la Città Metropolitana di Genova.
Le tempistiche per la riapertura della SP 26 sono al momento ancora da definire, in attesa dell’evoluzione delle operazioni di bonifica e delle necessarie verifiche tecniche.
La strada resta chiusa al traffico in entrambe le direzioni. Tuttavia, le frazioni temporaneamente non raggiungibili direttamente dalla SP 26 non risultano isolate, grazie alla viabilità alternativa comunale, percorribile dai veicoli leggeri.
«Siamo in costante contatto con il gestore della cava e i nostri tecnici monitorano l’evoluzione della situazione con grande attenzione. Comprendiamo i disagi causati dalla chiusura della strada, ma la sicurezza delle persone è la nostra priorità» dichiara Andrea Rossi, Consigliere delegato alla Viabilità della Città Metropolitana di Genova.