Nell’arco di 12 mesi, dal 2023 al 2024, i prodotti alimentari confezionati distribuiti nei supermercati che in etichetta richiamano la tradizione ligure sono aumentati sia per giro d’affari (+4,8%) sia, lievemente, per volume delle vendite (+0,6%) chiudendo i 12 mesi (da giugno 2023 a giugno 2024) con oltre 25 milioni di euro di incassi. A rivelarlo è l’Osservatorio Immagino di Gs1 Italy, che tra le oltre 138 mila referenze analizzate, digitalizzate dal servizio Immagino di Gs1 Italy Servizi, ha individuato 26.411 prodotti sulle cui etichette compare un claim, un’immagine o un’indicazione geografica (come Dop o Igp) che ne esprime l’identità italiana o quella regionale.
Andando più nel dettaglio, sugli scaffali di supermercati e ipermercati l’Osservatorio Immagino ha individuato 10.294 prodotti che specificano in etichetta il loro carattere regionale (pari al 10,9% del totale rilevato) e che nell’anno finito a giugno 2024 hanno realizzato oltre 3 miliardi di euro di incassi (7,5% del totale del paniere rilevato). Rispetto all’anno precedente, il giro d’affari è lievemente aumentato (+0,7%), mentre i volumi sono diminuiti del -2,6%.
I prodotti della Liguria
La classifica delle regioni calcolata sul giro d’affari realizzato dai prodotti che le indicano in etichetta è dominata dal Trentino-Alto Adige, stabile in prima posizione con oltre 392 milioni di euro di vendite sviluppate da 967 prodotti. Al secondo posto si conferma la Sicilia con oltre 377 milioni di euro di sell-out, terzo il Piemonte (319 mln).
Nonostante il lieve aumento dei volumi (+0,6%) e il valore in crescita nelle vendite (+4,8%), la Liguria si trova in coda alla classifica: è al terz’ultimo posto con oltre 25 milioni di euro di vendite per 196 prodotti alimentari e bevande che richiamano la tradizione regionale in etichetta.
Segue la Basilicata a quota 22 milioni e solo 42 prodotti. Ultima la Valle d’Aosta con un paniere composto da 30 prodotti per quasi 11 milioni di euro.
I prodotti che richiamano la tradizione ligure in vendita sugli scaffali degli iper e supermercati rappresentano lo 0,2% dei prodotti e pesano per lo 0,1% delle vendite in valore.
Nel dettaglio, nei 12 mesi in esame la crescita di olio extravergine di oliva, olive, pasticceria, primi piatti pronti, surgelati specialità salate e sughi pronti freschi ha compensato il calo di sughi pronti e basi, pasta fresca ripiena e non, specialità morbide e surgelati pizza.
