«Se è vero che l’aeroporto di Genova ha una delle piste più performanti d’Italia; se è vero che vi può atterrare qualsiasi titolo di velivolo e che non ha nulla da invidiare agli altri scali d’Italia; se è vero che vuole continuare a guardare al futuro, che il traffico passeggeri nel 2024 è aumentato del 4% e che nel 2025 puntiamo ad avere le performance pre-Covid… qualcuno allora ci spieghi perché il ministero dell’Interno (Dipartimento dei Vvf, del Soccorso pubblico e della Difesa civile) vuole declassare lo scalo genovese, portandolo dalla categoria 8 del servizio antincendio Icao alla categoria 7, passaggio che presuppone minori prestazioni ai mezzi antincendio e dunque minori risorse per l’infrastruttura. Scelta che si ripercuoterà inevitabilmente sul personale adibito alla sicurezza dello scalo: meno vigili del fuoco per un aeroporto strategico come il Cristoforo Colombo, è una sconfitta per i professionisti del soccorso e per la città. Una decisione scellerata che, come M5S, contrasteremo in tutte le sedi. Il centrodestra regionale che tanto parla ad esempio di turismo ed efficienza nei collegamenti, non ha nulla da obiettare? L’isolamento della Liguria non si combatte con la supina accettazione di decisioni sbagliate per l’economia della nostra città e della nostra regione».
Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano con il deputato del M5S Roberto Traversi, componente della IX Commissione trasporti e già sottosegretario al Mit.
«Quando si parla di Genova isolata dalle infrastrutture non si pensa agli aeroporti, che sono invece strutture nevralgiche del trasporto. Un passo indietro dell’aeroporto significa un declassamento della Liguria», aggiunge Giordano.
«Nel documento redatto dal ministero dell’Interno, apprendiamo che sullo scalo incombe un’eccessiva riduzione prospettica di personale: parliamo di 12 professionisti in meno tra organico e vigili del fuoco. Decisamente troppe unità per un aeroporto che sta mettendo a segno un discreto aumento del traffico internazionale (Ue ed extra Ue) e un aumento del 14% del traffico Cargo», conclude Traversi.