“Slava Ucraini!” (“Gloria all’Ucraina!”), “Non siano soli!” sono gli slogan più frequenti gridati dalle centinaia di persone che questa sera, tra le 17 e le 19, nel centro di Genova, hanno manifestato per la libertà dell’Ucraina. Ucraini e genovesi, partiti in corteo dal Ponte Monumentale in via XX Settembre, sono arrivati in piazza Matteotti, dove il facente funzione di sindaco Pietro Piciocchi e il presidente del consiglio regionale Stefano Balleari hanno tenuto un discorso per esprimere solidarietà al popolo ucraino e chiedere la libertà del paese invaso dalla Russia.
Alla manifestazione hanno partecipato esponenti della maggioranza e dell’opposizione del mondo politico ligure, tra gli altri erano presenti la candidata sindaco di Genova del centrosinistra Silvia Salis, il deputato del Pd Alberto Pandolfo e l’ex ministro Pd Roberta Pinotti, il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba, l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino, l’assessore al Sociale Enrico Costa, il presidente del Municipio III Bassa Valbisagno Angelo Guidi, l’assessore del Municipio Centro-Est Stefania Cosso e Patrizia Altobelli in rappresentanza di Città Metropolitana.
Balleari ha ribadito che «L’Ucraina non è sola, Genova, l’Italia e l’Europa sono con lei».
«Condanniamo risolutamente – ha detto Piciocchi – l’aggressione della Russia all’Ucraina. Chiediamo il rispetto del diritto internazionale, secondo i principi della nostra Costituzione. Genova, città medaglia d’oro della Resistenza dice no a questa guerra nel cuore dell’Europa».
Piciocchi ha citato la poesia di Giuseppe Ungaretti “La veglia”, ispirata dall’esperienza di soldato del poeta durante la prima guerra mondiale, dove Ungaretti scrive: in una nottata “Buttato vicino a un compagno massacrato…. nel mio silenzio ho scritto lettere piene d’amore. Non sono mai stato tanto attaccato alla vita”. «Talvolta – ha concluso Piciocchi – dal male può nascere l’impegno a costruire una civiltà migliore».