Enrico Mazzino, chiavarese, economista sanitario e docente all’Università di Genova, dà l’addio al partito di Calenda nel quale rivestiva ruoli dirigenziali a livello provinciale e regionale, e quello di responsabile del Dipartimento Sanità della regione. Da Azione sono usciti di recente quattro parlamentari, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Giusy Versace ed Enrico Costa, in Liguria hanno lasciato il partito diversi dirigenti e militanti.
Mazzino aderirà a Centro Popolare, un’associazione costituita da Mariastella Gelmini, Mara Carfagna e Giusy Versace di area centro-destra che in Liguria appoggia la candidatura di Marco Bucci alla presidenza della Regione
Perché questa decisione? È maturata da tempo o è solo la conseguenza dell’uscita da Azione di . Mariastella Gelmini a cui lei è particolarmente legato?
«Sono entrato in Azione due anni fa con grande entusiasmo e determinazione, onorato anche dell’incarico di responsabilità affidatomi in uno dei settori più difficili da gestire, la Sanità, oggi non ci sono più le condizioni per rimanere. Il mio, e non solo mio, disagio di questi mesi è noto e la decisione di entrare nel campo largo in un’alleanza che comprende il Movimento 5 Stelle e la sinistra di Bonelli e Fratoianni nelle tre regioni che andranno al voto a breve mi ha costretto a prendere atto con rammarico che lì non sarei potuto rimanere. Poi, sicuramente, l’uscita ufficiale di Mariastella Gelmini e degli altri tre parlamentari ha inciso nel farmi prendere la decisione definitiva».
Come valuta le scelte regionali fatte da Azione?
«Assolutamente legittime ma, per il contesto in cui sono maturate, in particolar modo proprio in Liguria, sono senza dubbio la premessa per uno spostamento di Azione verso la costruzione di un’alleanza politica cui non intendo partecipare».
E adesso? È vero che seguirà Gelmini in una nuova “avventura”?
«Assolutamente si, sono sincero, ci ho riflettuto a lungo avendo già tantissimi impegni lavorativi, ma poi ho deciso che non potevo tirarmi indietro nell’avviare un nuovo percorso condiviso con Noi Moderati di Maurizio Lupi che proprio oggi incontrerà Mariastella Gelmini e Mara Carfagna al Comitato direttivo di Noi Moderati ».
Prevede o è in cantiere la nascita di un nuovo soggetto politico?
«Beh, è prematuro parlare di un nuovo soggetto politico, certamente avvieremo un percorso fondativo per il consolidamento, con il tempo, di quello che potrebbe essere un soggetto politico che condivida i nostri stessi valori e obiettivi. Ieri è nato Centro Popolare, un’associazione costituita da Mariastella Gelmini, Mara Carfagna e Giusy Versace, con lo scopo di rafforzare l’area moderata e riformista del Paese, portando avanti le nostre battaglie e i nostri valori, a partire da una tradizione cattolico-popolare che metta al centro la persona, la famiglia, la competenza, il merito, il principio di sussidiarietà e la valorizzazione dei corpi intermedi».
E, con Azione, delusione e rancori?
«Assolutamente nessun rancore, ma tanta delusione per le scelte fatte. Se si porta rancore credo che non si possa fare politica, se scegli di fare politica è inevitabile non pensarla sempre tutti nello stesso modo, anche dopo aver percorso un bel cammino insieme».
Riporterà a Genova Mariastella Gelmini in un prossimo futuro?
«Guardi, con la senatrice Gelmini si è instaurato un rapporto di grande fiducia e stima reciproca che si è andato a consolidare nel tempo, per questo le ho fatto la proposta di cui lei mi parla proprio due giorni fa e la sua risposta è stata un “Sì” con grande entusiasmo, per cui è molto probabile, salvo impegni istituzionali improcrastinabili, che avremo la visita della senatrice a Genova e, mi auguro, anche nel “mio Tigullio”, verosimilmente intorno alla metà di ottobre, proprio nel vivo della campagna elettorale, ne ho già parlato al candidato di centrodestra attuale sindaco di Genova Marco Bucci, che ha manifestato grande piacere nell’accoglierla a Genova quanto prima».