Tra le aziende coinvolte nel progetto Leviatad (Level 1 Accelerator for Defence Sector) del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine c’è la spezzina Edgelab. «È una ex startup innovativa, attualmente Pmi innovativa – racconta l’amministratore unico Michele Cocco – siamo nati oramai 12 anni fa come spinoff del Consiglio Nazionale delle Ricerche su progetti finanziati dall’Unione Europea per lo sviluppo di veicoli autonomi sottomarini. Oggi siamo a 15 dipendenti e in ulteriore crescita».
Una collaborazione, quella con il Dltm, che è consolidata da tempo grazie al Consorzio Tecnomar che raggruppa le pmi all’interno del distretto. Edgelab si è servita per esempio del supercomputer messo a disposizione dal Dltm per gli studi sulla fluidodinamica. «Utilizziamo queste infrastrutture che altrimenti non sarebbe possibile sviluppare per una piccola azienda come la nostra», evidenzia Cocco.
Edgelab realizza veicoli autonomi sottomarini di varie dimensioni: da un metro e mezzo fino a quasi sei metri. Sono tutti in grado di navigare autonomamente, grazie a una programmazione precedente e senza essere comandati a distanza. Il sottomarino può acquisire fotografie, immagini da sonar, analisi chimiche, dati ambientali, tutto quello che serve per una migliore conoscenza del mare, degli oceani e per le applicazioni scientifiche nel caso.
«Nel progetto Leviatad – spiega Cocco – stiamo provando le possibilità di applicare tecnologie di intelligenza artificiale nei veicoli autonomi sottomarini. Abbiamo fatto una ricognizione di mercato sulle applicazioni, sullo stato dell’arte dell’utilizzo di machine learning e dell’intelligenza artificiale nel campo dei veicoli autonomi sottomarini e stiamo stringendo delle partnership su un’area commercialmente di interesse che è quella della Gcc, ossia i Paesi di collaborazione del Golfo Persico, con il quale abbiamo degli accordi progressi, ma che contiamo di andare a rafforzare anche grazie all’aiuto fornito dal progetto Leviatad». Le tecnologie e gli studi di Leviatad riguardano il settore difesa ed EdgeLab conta di trasferirli anche nel settore delle applicazioni dual use.