Bagarre in consiglio regionale della Liguria, con il presidente Gianmarco Medusei che chiude i lavori anzitempo a causa delle proteste della minoranza. Lo riporta l’agenzia Dire.
Il via allo scontro è stato dato dal capogruppo del Pd, Luca Garibaldi, che intervenendo sull’ordine dei lavori ha chiesto all’ufficio di presidenza di spiegare le modalità con cui il consigliere di Forza Italia, Angelo Vaccarezza, sia stato autorizzato a partecipare alla commemorazione dei caduti della Repubblica di Salò sul monte Manfrei con la fascia tricolore della Regione. Lo scontro si era già consumato nei giorni scorsi, a colpi di post sui social.
Per Garibaldi, «Dovrebbe essere vietato utilizzare la fascia per andare a commemorare dei repubblichini. Dare una fascia a un consigliere non significa che la possa usare come ritiene, significa rappresentare un’istituzione e la nostra istituzione nasce nel nome del’antifascismo». A quel punto Vaccarezza ha provato a rispondere, ma è stato fermato dalla protesta della minoranza. Per farlo intervenire in risposta a Garibaldi, infatti, sarebbe stata necessaria una deroga al regolamento. Medusei, dunque, ha chiesto il voto all’aula per decidere se far parlare l’esponente di maggioranza. Ma a quel punto la protesta dell’opposizione è salita di tono. Il consigliere di Azione, Pippo Rossetti, ha iniziato a intonare “Bella Ciao” e Medusei ha così sospeso e chiuso definitivamente i lavori, circa due ore e mezzo prima della chiusura oggi fissata per le 15.
La chiusura anticipata dei lavori del consiglio regionale, aggiunge la Dire, ha fatto slittare un altro documento che avrebbe sicuramente portato nuova tensione tra maggioranza e opposizione. Il Partito democratico stava raccogliendo le firme per poter presentare un ordine del giorno “fuori sacco” per chiedere, ancora una volta, di bloccare il progetto per il trasferimento della nave rigassificatrice Golar Tundra da Piombino a Vado Ligure.
Per essere votato, però, il documento, già sottoscritto da tutta l’opposizione, avrebbe avuto bisogno delle firme anche di tutti i capigruppo di maggioranza. E difficilmente, osserva la Dire, le avrebbe ottenute. Se la Lega e, in parte, Forza Italia, sembrano essersi quasi definitivamente smarcate dal progetto, con lo stesso presidente ad interim Alessandro Piana che dopo aver incontrato i sindaci del savonese aveva dichiarato apertamente che la posizione politica della Regione era mutata e diventata contraria, lo stesso non si può dire per il resto del centrodestra. I consiglieri del gruppo di Toti e quelli di Fratelli d’Italia diffcilmente avrebbero votato l’odg.