La Liguria nel 2023 ha esportato beni per un valore di 10,7 miliardi di euro registrando un lieve aumento (+0,8%) rispetto all’anno precedente, ma nel primo trimestre di quest’anno le esportazioni mostrano una flessione del 14,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
A dirlo è il “Doing Export Report 2024” presentato oggi da Sace, che approfondisce le potenzialità di crescita dell’export italiano e le nuove rotte su cui le imprese devono puntare. Sono state tracciate 9 direttrici lungo le quali le aziende italiane devono strutturare le proprie strategie di crescita per brillare – essere “sparkling” – ed essere un’impresa del futuro.
A livello nazionale il Rapporto evidenzia come l’export torna a crescere e vive un grande momento di trasformazione tra nuovi rischi e opportunità emergenti rappresentati da intelligenza artificiale, nuove tecnologie, transizione Esg, rischi geopolitici e cambiamento climatico. «Buone notizie per l’export: si torna a crescere. L’Italia si conferma tra i primi esportatori al mondo: 679 miliardi nel 2025 e 4% di crescita nei prossimi due anni. E le opportunità provengono dai mercati Gate dove Sace c’è e che oggi valgono 80 miliardi di euro e potranno valerne 95 al 2027: Messico, Brasile, Colombia, Turchia, Serbia, Egitto, Marocco, Sudafrica, India, Cina, Vietnam, Singapore – ha spiegato Alessandro Terzulli chief Economist di Sace – Il futuro non è domani, è oggi e le imprese possono sviluppare il proprio potenziale sfruttando l’Intelligenza artificiale e le nuove tecnologie anche nei settori del futuro come la meccanica strumentale applicata all’efficienza, la circolarità applicata ai cicli produttivi e le low carbon technologies che oggi valgono 40 miliardi e potranno valerne 50 al 2025».
La Liguria
La Liguria nel 2023 ha esportato beni per un valore di 10,7 miliardi di euro registrando un lieve aumento (+0,8%) rispetto all’anno precedente, a fronte di una performance nazionale rimasta invariata. Nel primo trimestre di quest’anno (ultimo dato disponibile), invece, le esportazioni della regione sono risultate in forte calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-14,7%), andamento inferiore a quello delle vendite italiane (-2,8%). Genova è la prima provincia per export, avendo esportato circa 6,5 miliardi di euro, seguita da Savona (1,9 miliardi), La Spezia (1,5 miliardi) e Imperia (700 milioni).
In termini di composizione settoriale, lo scorso anno i mezzi di trasporto – primo settore di export con un’incidenza del 30% circa – hanno confermato la forte performance del 2022, grazie a un incremento del 35,1%, superiore anche alla crescita del settore a livello nazionale (+11,7%); la dinamica è stata guidata dalle vendite di navi e imbarcazioni dalla provincia di Genova. In buon aumento anche rilevanti settori come meccanica strumentale (+6,9%) e alimentari e bevande (+3,3%).
Al contrario, sono risultate in contrazione le esportazioni di beni intermedi come prodotti chimici (-12%), raffinati (-35,5%) e prodotti in metallo (-1,9%), dopo gli ampi rialzi registrati nel 2022 a causa del rincaro dei prezzi. Tra gennaio e marzo 2024 sono state registrate flessioni più o meno contenute diffuse a quasi tutti i settori, con le rilevanti eccezioni di prodotti agricoli (+18,4%) e alimentari e bevande (+13,4%).
Gli Stati Uniti sono la prima destinazione dell’export della Liguria, accogliendo da soli oltre il 30% del totale. Le vendite verso il Paese hanno mostrato un ritmo sostenuto (+19,1%), sul traino dei mezzi di trasporto. A seguire, Francia e Germania – che insieme accolgono il 15% delle esportazioni liguri – hanno registrato una decisa contrazione (-12,9% e -12,8% rispettivamente). In lieve rialzo l’export verso la Spagna (+1,2%), quarto mercato di destinazione. Nei primi tre mesi del 2024 quasi tutte le principali geografie hanno mostrato andamenti negativi, specie Stati Uniti (-65,8%) e Francia (-28,6%), con l’eccezione di Gibilterra che ha visto un forte incremento dato dalle vendite di raffinati.
Fra i mercati meno presidiati si distinguono per le buone performance geografie più vicine come Polonia (+18% nel 2023 e +3,4 gen-mar’24 vs. gen-mar’23), Romania (+16,3% e +9,1%) e Repubblica Ceca (+13,8% e +1,6%) ma anche l’Arabia Saudita (+36,1% e +8,4%).
Sace in Liguria
Sace è impegnata al fianco di più di 600 imprese, soprattutto pmi, di questo territorio tra sostegno a investimenti in sostenibilità, innovazione e crescita e supporto alle attività di export e internazionalizzazione. Tra il 2023 e i primi mesi del 2024, Sace ha sostenuto progetti delle aziende liguri per un totale di circa 1,5 miliardi di euro.