Cento bidocini rossi, in cui conferire le bottiglie di plastica (senza svuotarle) piene di olio vegetale esausto, arriverano nelle prossime settimane in tutta la città di Genova grazie all’accordo tra Comune, Conoe (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti) e Amiu.
L’olio è sostanza altamente inquinante e quello casalingo spesso finisce nello scarico di lavandini e water, andando a danneggiare le fognature (il grasso si solidifica creando ostruzioni) o i depuratori, che non sono fatti per trattare quel tipo di sostanza. Il risultato spese ulteriori per la manutenzione e rischio che l’olio finisca in mare, inquinandolo. Si stima che la depurazione delle acque inquinate da questo rifiuto richiede 1,10 euro al chilogrammo e il consumo di almeno 3 kW/h di energia.
La stima è che i genovesi producano ogni anni tra le 600 e le 800 tonnellate di oli esausti. Solo una piccola parte viene raccolta. Proprio questo motivo parte sul territorio genovese un potenziamento del servizio e una nuova campagna di informazione per i cittadini legata alla raccolta differenziata dell’olio e grassi vegetali esausti con lo slogan “Olio recuperato ambiente salvato!”.
Il progetto è stato presentato a palazzo Tursi alla presenza dell’assessore all’Ambiente del Comune di Genova insieme a Giovanni Battista Raggi presidente Amiu Genova, Tommaso Campanile e Francesco Mancini rispettivamente presidente e direttore generale del Conoe – Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti, il Consorzio che si occupa di questa filiera del riciclo.
L’intesa, della durata di tre anni, prevede l’estensione progressiva della raccolta con il posizionamento degli appositi cassonetti dal caratteristico colore rosso nei vari quartieri per coprire tutti i Municipi in maniera capillare: dalle scuole pubbliche ai supermercati alle parrocchie e altri luoghi di aggregazione. Oggi i punti di raccolta sono solo una ventina (escluse le isole ecologiche e gli Ecovan) e il meccanismo è poco agevole perché prevede lo svuotamento delle bottiglie. Ora non più.
«L’olio è una risorsa importantissima da recuperare sia a livello ambientale − dice il presidente di Amiu Giovanni Battista Raggi − sia per poterla reinserire in quello che è il processo produttivo sia degli oli sia dei lubrificanti e anche dei biocarburanti. Ringraziamo Conae perché senza di loro questo tipo di attività sarebbe molto più complicata e grazie a loro riusciamo a inserire su tutto il territorio in punti facilmente accessibili come supermercati, centri commerciali o le scuole. I cassonetti non sono di fianco a quelli normali perché il volume di olio è meno di quello degli altri rifiuti che normalmente raccogliamo sul territorio».
Per lanciare l’iniziativa è stato preparato un imbuto con filtro di colore giallo e a forma di goccia che il Comune di Genova intende distribuire nella fase iniziale del progetto.
Cosa conferire
Vanno inseriti negli appositi contenitori rossi solo oli alimentari (olio di oliva, mais, girasole, etc…) come olio della frittura e la cottura, olio per la conservazione dei cibi in scatola e in vetro (tonno o verdure) o da condimento, oli vegetali deteriorati o scaduti. L’olio esausto, dovrà essere filtrato da impurità ed eventuali residui di cibo per ottimizzare il processo di trasformazione da rifiuto a risorsa, e raccolto in bottiglie di plastica ben chiuse che potranno essere conferite direttamente all’interno dei contenitori rossi.
«L’olio è un po’ bistrattato − afferma l’assessore all’Ambiente Matteo Campora − ma terribilmente importante e ho apprezzato molto l’attività svolta da Amiu, dal presidente, dal direttore di tutta la struttura e soprattutto da Conoe, che ha voluto spingere su questa raccolta, che è molto importante. Per lanciare questa iniziativa faremo anche degli incontri sul territorio dove andremo anche a distribuire questo oggetto, che è particolarmente utile per poter raccogliere l’olio e poi portarlo al conferimento. Quindi è un passo avanti importante e anche con questa frazione noi riusciremo ad aumentare la raccolta differenziata che, lo ricordiamo sempre, dal 2017 a oggi è aumentata del 16% e deve ancora aumentare per arrivare all’obiettivo del 65%».
A Genova nel 2023 sono stati raccolti, principalmente nelle tre isole ecologiche e attraverso il servizio Ecovan circa 47 tonnellate di oli e grassi esausti e circa 13 tonnellate nel primo trimestre di quest’anno, ma con la nuova implementazione si vuole moltiplicare le quantità raccolte sul territorio.
Tommaso Campanile presidente di Conoe puntualizza: «Quello che si raccoglie nelle attività professionali è ormai raccolto e recuperato al 100%, invece la percentuale è ancora insignificante nelle case, che rappresentano i due terzi dell’olio che si disperde. Oggi se ne fa un recupero fenomenale: al 99% è trasformato in bio diesel e biocarburante. Moltiplicando per tre le tonnellate di olio esausto si ottiene la quantità di Co2 risparmiata. Un altro uso dell’olio recuperato è la microplastica vegetale che può sostituire quella più inquinante contenuta negli shampoo, nei cosmetici, nelle creme solari, nelle vernici e così via».
Francesco Mancini, direttore di Conoe aggiunge: «C’è voluto tempo per i vari adempimenti tecnici e anche per l’individuazione delle aree per rendere la raccolta più semplice possibile».
Come già detto oltre che nei punti olio ‘rossi’ come sempre l’olio esausto potrà continuare ad essere conferito nei diversi Centri di Raccolta e nelle isole ecologiche e ovviamente nei 57 Ecovan che in giorni e strade diverse stazionano nella nostra città. I punti dove i cittadini possono trovare i punti a loro disposizione si trovano nella sezione del sito.