Ieri, alle ore 18.30, alla Sala Sivori a Genova il segretario nazionale di Azione Carlo Calenda è intervenuto per sostenere la candidatura di Cristina Lodi alle prossime elezioni europee, in programma l’8 e il 9 giugno 2024.
«Azione presenterà la migliore lista mai presentata a un’elezione europea – dichiara il segretario di Azione Carlo Calenda – Qui a Genova, per noi, significa sostenere Cristina Lodi, un profilo su cui puntiamo molto, che ha un rapporto fortissimo col territorio, col terzo settore, molto preparata, sui temi della logistica e delle infrastrutture, che sono un grande tema europeo. Siamo fieri di essere con Cristina».
Cristina Lodi, nominata segretaria regionale di Azione Liguria lo scorso dicembre, è candidata per Azione nella circoscrizione italiana del Nord Ovest, che comprende Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria e Lombardia.
«Sono emozionata e onorata di accogliere questa nuova grande sfida – afferma Lodi – Sento la candidatura al Parlamento europeo come una grande responsabilità e ringrazio il Partito di Azione e il segretario Carlo Calenda per avermi scelta. Sono convintamente europeista. Per me, la politica nasce dalla passione del territorio, dall’analisi delle situazioni e dalla volontà di studiare soluzioni e proposte dalle piccole alle grandi cose. La vicinanza alle persone e l’attenzione alla realtà locale rende ogni azione più vera e forte. I capisaldi del mio cammino verso le elezioni di giugno sono tre: l’Europa, l’Italia e il Nord Ovest. Il nostro destino è il destino dell’Europa. L’Italia è un grande Paese fondatore dell’Unione europea, protagonista dell’evoluzione di questo lungimirante progetto nell’arco di più di 60 anni. L’Unione europea è il risultato della consapevolezza storica e della volontà dei popoli europei. L’Unione europea, a oggi, è l’unica grande concreta speranza nella quale il nostro continente rimanga uno spazio, un continente pacifico e unito, “comune” e ricco di scambi culturali, politici, economici, valoriali, governato da regole che si rifanno ai valori di libertà, di democrazia e di rispetto dei diritti umani».
«Per il nostro Paese, la permanenza in Europa è condizione essenziale per non distruggere le conquiste di tre generazioni di italiani. Per rimanere in Europa – dichiara Lodi – non bastano tuttavia dichiarazioni di intenti, servono politiche che mirano alla crescita e allo sviluppo sociale capaci di ridurre il divario, significativamente aumentato negli ultimi trent’anni, come successo anche agli altri grandi paesi dell’Unione. Per questo al Parlamento europeo servono persone capaci e volenterose, profondamente europeiste che abbiano a cuore non solo il futuro dell’Europa, ma anche quello del proprio Paese: l’Italia, che deve tornare a essere protagonista e fiera di essere il primo dei sette Paesi che hanno dato nascita a questo percorso in cui si fonda la democrazia di oggi».
«Venendo al mio territorio di riferimento, il Nord Ovest – dichiara -, Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle D’Aosta devono tornare a pensare e progettare il loro futuro economico e sociale insieme, come fanno le regioni del Nord Est. Le regioni nord-occidentali sono considerate quelle nelle quali è cominciata, nella seconda metà del XIX secolo, l’industrializzazione italiana. Ancora oggi, queste producono circa un terzo della ricchezza nazionale e attraggono i maggiori flussi migratori, sia dal resto d’Italia che dall’estero. Tuttavia, manca la consapevolezza territoriale d’insieme: trasporti, corridoi tra il Mar Mediterraneo e i porti europei, turismo, qualità della vita e vocazione futura industriale. Logistica e trasporti: dal porto di Genova, primo porto d’ Italia verso l’Europa, passando per Piemonte e Lombardia guardano alla Valle D’ Aosta: da questo impegno ci aspetta un grande lavoro. La mia campagna sarà tutta in questo senso: rilanciare il Nord Ovest, riavvicinare le regioni e trovare dei filoni che ci portino a essere più uniti non solo economicamente ma anche strategicamente».