Le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell hanno disilluso gli investitori che speravano in un primo taglio dei tassi di interesse a marzo e le Borse europee hanno chiuso in rosso, tranne Milano (+0,77%), sostenuta dalla brillante performance di Unicredit. Francoforte segna -0,08%, Londra -0,04%, Parigi -0,03%, Madrid -1,2%. Spread Btp/Bund sui 155 punti (variazione -3,74%, rendimento Btp 10 anni +3,85%, rendimento Bund 10 anni +2,30%).
A Milano balzo di Unicredit (+8,1%), in seguito al bilancio con 8,6 miliardi di utile netto sottostante del 2023 e alla prospettiva di distribuire circa 10 miliardi di euro ai soci nell’anno solare attuale. Bene le altre banche: Mps (+3,81%), Intesa Sanpaolo (+2,34%) e Bper (+2,45%). Giù Telecom (-4,26%) per i timori di una alleanza tra Vodafone e Fastweb e i petroliferi (-3,36% Tenaris, -1,98% Saipem, -1,45% Eni)
Il dollaro americano si è ulteriormente rafforzato e alla chiusura dei mercati europei scambia a 1,072 per un euro (da 1,0879 di venerdì e 1,078 di questa mattina). Dollaro/yen a 148,84, euro/yen a 159,68.
Il petrolio non si riprende dopo il forte calo della settimana scorsa, il Brent è a 77,3 dollari al barile nella consegna aprile, il Wti a 72 dollari al barile nella scadenza marzo. In calo del 3% il gas naturale ad Amsterdam a 28,3 euro al megawattora.