Gli annunci della Fed su tre possibili tagli al costo del denaro nel 2024 e la cautela espressa dalla Bce, sulla eventualità di un abbassamento dei tassi d’interesse hanno disorientato le Borse europee, che hanno chiuso contrastate. Milano segna +,05%, Londra -0,95%, Madrid -0,75%, Parigi +0,28%, Francoforte 0%. Spread Btp/Bund sui 169 punti (variazione +0,58%, rendimento Btp 10 anni +3,70%, rendimento Bund 10 anni +2,01%).
A Piazza Affari si sono piazzate in testa al listino principale Stm (+2,74%) grazie alle migliorate raccomandazioni degli analisti, Nexi (+2,41%), Leonardo (+2,39%), Telecom (+2,36%) in scia alle indiscrezioni relative al fatto che il ricorso fatto da Vivendi sulla cessione della rete non sarebbe con procedura d’urgenza. In coda Diasorin (-5,53%) in attesa della presentazione del piano industriale al 2027 dopo la chiusura dei mercati.
Debole il dollaro, con l’euro che vale 1,0908 dollari (1,098 in avvio, 1,09 ieri in chiusura), mentre il cambio con lo yen e’ a 154,705 (156,043 in apertura, da 154,8).
Il petrolio è in ribasso: i contratti del Wti gennaio scendono dello 0,73% a 71,06 dollari al barile, quelli del Brent febbraio dello 0,67% a 76,1 dollari. I contratti gennaio del gas scambiati ad Amsterdam calano del 4,8% a 33,175 euro al megawattora.