Il Consiglio regionale della Liguria si è concluso ieri a tarda notte con l’approvazione, da parte della maggioranza, di un maxiemendamento che ha sostituito integralmente il piano socio sanitario.
Il presidente della II Commissione-Salute e sicurezza sociale Brunello Brunetto ha presentato, al termine della discussione sul piano che si è protratta per tutto il giorno, il maxiemendamento che annulla gli emendamenti già presentati sul testo precedente.
Immediate le proteste da parte dei consiglieri di opposizione di Fabio Tosi (Mov5Stelle), Ferruccio Sansa e di Roberto Centi del gruppo Lista Ferruccio Sansa presidente, Sergio Rossetti (Gruppo misto-Azione), Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Roberto Arboscello, Enrico Ioculano e Luca Garibaldi del gruppo Pd-Articolo Uno, in quanto, visto che si era nel frattempo conclusa la discussione generale, secondo il regolamento del Consiglio regionale non era più possibile da parte dei consiglieri presentare subemendamenti al nuovo testo del piano.
Il presidente della giunta Giovanni Toti ha replicato accusando i consiglieri di minoranza di non avere voluto un vero confronto, nel merito, sul piano socio sanitario e ha ribattuto alle accuse assicurando che la maggioranza cerca di governare e di portare avanti un provvedimento importante per la Liguria.
Il maxiemendamento è stato approvato con 19 voti a favore (maggioranza) e 12 contrari.
L’assessore alla Sanità Angelo Gratarola ha replicato alle relazioni e agli interventi dei consiglieri di minoranza: “Avete confuso il piano socio-sanitario con il funzionamento dei singoli ospedali”. Secondo l’assessore il piano, che si colloca nella cornice del Pnrr , è “un’occasione più unica che rara di avere un finanziamento che permette di fare attività, che mette movimento sul territorio, sulla tecnologia, sulla digitalizzazione, a supporto di tutto il sistema della rete territoriale ospedaliera. Sul territorio c’è la vera sfida, in quanto viene potenziato da una forte integrazione col sistema dell’emergenza-urgenza e articola tutta una serie di strutture attraverso l’organizzazione della rete con il territorio, capaci di dare, davvero, risposte alla popolazione”.
Il consigliere del Pd Roberto Arboscello commenta così l’approvazione del maxiemendamento: “Un atto senza precedenti, che insulta le istituzioni democratiche e dimostra totale disinteresse per le opinioni dei cittadini liguri. In un colpo di spugna il centrodestra ha cancellato 6 mesi di confronto in Commissione con operatori, categorie, associazioni, parti sociali e addetti ai lavori, facendo anche decadere tutti gli emendamenti che avevamo presentato come opposizione. Tra questi, le misure per la Valbormida, per il ponente, per il savonese e misure come l’istituzione dei Cau, i centri di assistenza urgenza per alleggerire la pressione sui pronto soccorsi e un emendamento per aumentare le borse di specialità consentendo di avere un maggior numero di specialisti e vincolandoli alla permanenza sul territorio ligure”.