Il dato sui prezzi alla produzione negli Usa, saliti a giugno su base tendenziale solo dello 0,1% (il dato piu’ basso dal settembre 2020) dopo +0,9% del mese precedente conferma un rallentamento della corsa dei prezzi negli Stati Uniti e quindi su una politica monetaria della Fed progressivamente meno restrittiva rispetto ai mesi scorsi ha spinto Wall Street e le Borse europee, tutte in netto rialzo. Milano segna +0,78%, Londra +0,33%, Madrid +0,26%, Parigi +0,5%, Francoforte +0,74%.
Spread Btp/Bund a 168 punti (variazione-2,53%, rendimento Btp 10 anni +4,14%, rendimento Bund 10 anni +2,46%).
A Piazza Affari Mps (+3,87%) e Bper Banca (+2,19%) guidano il listino principale. In coda, Cnh Industrial (-1,04%), Diasorin (-0,63%) e Prysmian (-0,53%).
Ancora debole il dollaro, l’euro si posiziona a 1,119 dollari (1,1141 in avvio, 1,10 al closing precedente) e a 154,71 yen (154,35 in apertura, da 153,84), mentre il cambio dollaro/yen è a 138,2 (da 138,567).
In rialzo i prezzi del petrolio, con l’Opec che prevede una domanda in crescita per quest’anno e stima un +2,2% nel 2024: il Brent è a 81,1 dollari (+1,24%) mentre il Wti è a 76,6 dollari (+1,12%). In calo il gas Ttf ad Amsterdam (-0,4%) a 26,52 euro al Mwh.