I mercati finanziari prevedono un rallentamento nella stretta sui tassi da parte della Federal Reserve e le Borse europee hanno chiuso in rialzo. Milano segna +0,92%, Parigi +0,5%, Madrid +0,4%, Londra +0,1%. Brillanti in particolare i settori auto ( sottoindice Eurostoxx 600 del comparto +1,4%), tecnologia (+1,2%) e chimica (+1%). Bene anche il lusso.
Spread Btp/Bund sui 159 punti (variazione -3,30%, rendimento Btp 10 anni +3,97%, rendimento Bund 10 anni +2,38%).
A Piazza Affari la morte di Berlusconi ha aperto la prospettiva di una vendita di Mfe, la holding di diritto olandese quotata a Piazza Affari cui fa capo Mediaset. In chiusura Mfe ha guadagnato nella categoria A il 5,86% a 0,5 euro riducendo la distanza rispetto all’azione di categoria B (+2,32% a 0,70) alla quale sono assegnati 10 diritti di voto. Mondadori (+1,54%) e Mediolanum (+0,39%) non sono state coinvolte nelle speculazioni. In testa al listino principale si sono collocate Prysmian (+3,14%), Stm (+3,06%), Moncler (+1,96%). In coda Telecom, dopo che il socio francese Vivendi ha bocciato le nuove offerte per la rete del gruppo. La debolezza del petrolio ha penalizzato Saipem (-1,4%) ed Eni (-1,19%). Mps è stata frenata anche oggi dal rifiuto da parte di Bper di un’ipotesi di aggregazione.
L’euro vale 1,0754 dollari, in linea con la chiusura di venerdì (1,0750) e 150,15 yen (149,73), mentre il rapporto dollaro/yen è a 139,62 (139,31). Debole il gas sui 30,9 euro al MWh (-4%).
In calo il prezzo del petrolio a causa delle incertezze timori sulla domanda cinese: il future luglio sul Wti cede l’4,4% a 67,1 dollari al barile, mentre il contratto agosto sul Brent scambia a 71,9 dollari (-3,9 per cento).