Le Borse europee hanno chiuso in rialzo, tranne Londra (-0,21%), spinte, come Wall Street, dal dato inferiore alle stime sui prezzi alla produzione negli Usa che confermano un rallentamento dell’inflazione. Gli acquisti hanno premiato soprattutto i tecnologici, l’energia, i minerarie le banche. Milano segna +0,42%, Parigi+0,49%, Francoforte + 0,46%.
In sensibile diminuzione lo spread Btp/Bund, a 188 punti (variazione -7,77%, rendimento Btp 10 anni +4,03%, rendimento Bund 10 anni+2,15%).
A Piazza Affari anche se il greggio ha frenato, a causa del calo delle stime sulla domanda da parte dell’Opec, boom di Saipem (+4,98%) grazie ai nuovi contratti in Medio Oriente e Africa da 800 milioni di dollari, e Tenaris (+4,74%) in seguito alla raccomandazione positiva di JpMorgan (“overweight” con target a 50 dollari per azione), brillanti anche Leonardo (+2,44%) intonato con il comparto dell’aerospazio e difesa, Banco Bpm (+2,37%), Unicredit (+1,43%) e Bper (+1,36%). Crollo di Nexi (-9,84%), all’indomani del collocamento del 5% del capitale da parte di Intesa Sanpaolo (+0,16%) che è uscita dall’azionariato, in ribasso Telecom (-2,9%) a causa di voci contrarie all’ ipotesi di un’opa sul gruppo. Tra i titoli a minore capitalizzazione, nuovo exploit di Visibilia Editore (+43,4%) dopo che la concessionaria del gruppo ha rimborsato 1 milione di euro di debito.
Euro/dollaro a 1,0389.
Petrolio in moderato calo: il Brent gennaio è sceso di mezzo punto percentuale a 92,5 dollari al barile, il Wti dicembre arretra a 85,4 dollari al barile. Gas in rialzo (+8%) a 123 euro al megawattora.