Chiusura in ordine sparso per le principali borse europee, rese incerte di fronte a notizie contrastanti, il dato positivo del pil tedesco del terzo trimestre, in rialzo annuo dell’1,2%, e all’andamento dell’inflazione che a ottobre è stata in Germania del 10,4% e in Italia dell’11,9%, mentre negli Usa a settembre l’inflazione è rimasta stabile rispetto ad agosto al 6,2%, lasciando ipotizzare che la Federal Reserve possa rallentare la corsa al rialzo dei tassi. Parigi segna +0,46%, Londra -0,31%, Francoforte +0,25%, Madrid -0,03%, Milano -0,27%.
Poco variato lo spread Btp/Bund, a 208 punti (variazione +0,49%, rendimento Btp 10 anni +4,16%, rendimento Bund 10 anni +2,08%)
A Piazza Affari bene Eni (+1,69%), grazie alla buona trimestrale, Diasorin (+2,79%), Recordati (+1,78%), Leonardo (+1,64%). In rialzo generale le banche, con Banco Bpm +1,16%. Moncler (-2,31%), sconta ancora la delusione delle vendite del terzo trimestre cresciute, ma in linea con le attese. Stm ha perso il 2,17%, intonata con il calo del comparto tecnologico. In netto ribasso anche Tenaris (-3,16%) e Iveco (-2,02%).
Sul mercato valutario, l’euro vale 0,9940 dollari (ieri a 0,998) e 146,68 yen (145,97), mentre il dollaro-yen si attesta a 147,5 (145,86).
Debole il petrolio: il wti contratto di dicembre si attesta a 87,59 dollari al barile in calo dell’1,67%. In rialzo del 4,99% il gas ad Amsterdam a 112,7 euro al MWh.