I tutori volontari dei minori stranieri non accompagnati riceveranno un contributo a sostegno dell’impegno profuso nell’affiancamento dei giovani.
Lo ha deciso il ministero dell’Interno, di concerto con il ministero dell’Economia e Finanza, stanziando dei fondi a favore dei tutori che lavorano per favorire l’integrazione dei giovanissimi che giungono in Italia senza familiari.
In Liguria l’ufficio del Garante finora ha formato 180 tutori e altri 25 saranno formati entro l’anno.
Il Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Francesco Lalla, insieme al responsabile dell’ufficio Dario Arkel, accoglie con soddisfazione l’intervento del Governo e lancia un appello: «Ribadiamo l’ineludibilità del tutore volontario all’interno dei processi di accoglienza, per ragioni etico-umanitarie ma anche per scopi preventivi della devianza, e invitiamo la popolazione residente in Liguria ad aderire al Bando per accedere al ruolo».
Il decreto riconosce il rimborso spese, attraverso il Tribunale per i minorenni, per i trasferimenti effettuati durante il periodo della tutela; vengono rimborsati i datori di lavoro privati per i permessi di lavoro retribuiti rilasciati ai tutori per una quota del 50% della retribuzione pagata sino a 60 ore annue e, infine, definisce l’erogazione di una indennità qualora i compiti assunti si siano rivelati particolarmente complessi e onerosi.