L’annuncio di Gazprom di ridurre da mercoledì prossimo dal 40 al 20% i flussi di gas in Europa attraverso il Nord Stream ha frenato le borse europee che hanno chiuso comunque la giornata in rialzo, tranne Francoforte (-0,33%), la più sensibile al rischio energetico. Parigi segna + 0,33%, Londra + 0,41%, Milano +0,81%. Intanto gli investitori guardano alla prossima riunione del Fomc, il comitato di politica monetaria della Fed, che mercoledì alzerà ancora una volta i tassi di interesse (le aspettative sono per un aumento di 75 punti base, anche se sono emerse previsioni di un possibile rialzo di 1 punto)
Spread Btp/Bund a 232 punti (variazione -0,94%, rendimento Btp 10 anni +3,29%, rendimento Bund 10 anni +0,97%).
A Piazza Affari netto rialzo di Saipem (+4,15%), bene i bancari, con Banco Bpm +3,15%, Bper +2,59%, Unicredit +1,89%. In ribasso Interpump (-2,5%) e Telecom (-2,69%) penalizzata dalla fine del governo Draghi che potrebbe bloccare alcuni progetti, a partire da quello dalla rete unica.
Sul fronte dei cambi, l’euro passa di mano a 1,0209 dollari (da 1,0224 dollari venerdì in chiusura) e a 139,57 yen (139,14), con il dollaro a 136,69 yen (136,12).
Sale il greggio, con il barile di Wti consegna a settembre scambiato a 96,3 dollari (+1,6%) e il Brent stesso mese a 104,9 dollari (+1,7 per cento). Dopo l’annuncio di Gazprom balzo del prezzo del gas, che in chiusura scambiava ad Amsterdam sui 177,3 euro al MWh (+10,6%).