Fatturato ridotto di ben il 42,5% (quasi a quota 325 milioni di euro nel 2020). Valore della produzione calato del 40%, più che dimezzato il valore aggiunto (quasi 123 milioni di euro). Questo il quadro del settore dei ristoranti e degli alberghi in Liguria che emerge dall’ultima analisi dell’Osservatorio sui bilanci 2020 delle srl del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti.
Il comparto, il cui campione analizzato riguarda 46.333 aziende italiane, ha registrato un decremento dei ricavi più accentuato delle srl in generale (-44,9% contro il -8,5%, a livello nazionale). Il valore della produzione, invece, si è ridotto del -40% e il valore aggiunto del -53,6%. Dati che confermano le stime fortemente negative per il settore alberghiero e della ristorazione e mostrano anche che i sostegni pubblici al settore non sono stati in grado di contenere il calo del valore della produzione, se non in misura molto limitata, rispetto alla contrazione del fatturato, né di evitare la diminuzione degli addetti, che in Liguria è stata di ben il 16,7% (7.280 unità nel settore).
Sempre per ciò che riguarda il dato nazionale, all’interno del settore la dinamica è stata molto eterogenea: il comparto dell’alloggio ha subito una contrazione molto più ampia del fatturato (-52,3%) e degli addetti (-22,4%) rispetto a quello della ristorazione (-39,3% il
fatturato e -8,5% gli addetti).
A livello geografico, le srl del Centro registrano il calo maggiore dei ricavi (-48,7%) rispetto alle altre macroaree. In particolare, il Sud (-41,9%) e il Nord-est (-42,1%) presentano i decrementi più contenuti, mentre il Nord-ovest (-46,1%) mostra una flessione più ampia.